Il 16 febbraio scorso, a Bistagno, nella provincia di Alessandria, un gruppo di motociclisti ha pranzato in un pub e poi ognuno è tornato in sella alla propria moto. Da lì è cominciata una rischiosa gara di velocità e di sorpassi, che si è conclusa nel peggiore dei modi. Uno dei motociclisti della comitiva, Carlo Cazzola, ha sbandato, si è schiantato contro un’auto ed è morto poco dopo. Tuttavia, gli altri bikers insieme a lui son fuggiti, lasciando l’amico a morire da solo sull’asfalto. Dai loro profili social son però sbucati foto e video della giornata, che hanno permesso alle autorità di denunciare 8 persone.
Gli altri motociclisti in fuga dopo l’incidente
Doveva essere una scampagnata come tante altre, fra amici amanti delle due ruote. Ma ben presto quel pomeriggio si è trasformato in tragedia, perché un uomo di 65 anni ha perso la vita. A causare la morte il terribile schianto con un’auto sulla strada provinciale 229. La donna alla guida della vettura ha riportato lievi ferite, mentre per Carlo Cazzola, titolare dell’omonimo mobilificio, non c’è stato nulla da fare. A chiamare i soccorsi è stato un automobilista di passaggio. La donna ha infatti raccontato ai carabinieri intervenuti sul luogo che c’erano diversi motociclisti, dileguatisi subito dopo l’incidente.

Individuati tramite i profili social
Così gli agenti si son messi alla ricerca degli altri bikers, finché non li hanno individuati tramite i social network. Sui loro profili c’erano foto e video del pranzo consumato in un pub poco prima dell’incidente, e della folle gara di sorpassi in curva che ha provocato il sinistro. Per questo i Carabinieri hanno denunciato 8 motociclisti per omissione di soccorso, tutti piemontesi residenti nella provincia tra Asti e Cuneo. Due di loro son stati accusati anche di omicidio stradale, proprio per la guida spericolata che ha causato lo schianto mortale.
