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Cassino, omicidio del bimbo di 2 anni: arrestato il padre

Pubblicato: 20/04/2019 11:49

Il padre del piccolo Gabriel, il bambino morto lo scorso 17 aprile a Piedimonte San Germano, è stato arrestato con l’accusa di omicidio dopo un lungo interrogatorio. Un colpo di scena nel caso che sta scuotendo il frusinate, dopo l’arresto della madre del bambino di 2 anni, anche lei accusata di aver ucciso il figlio. A scatenare il brutale omicidio, secondo le prime ricostruzioni, il pianto del bambino che voleva tornare a casa della nonna. Oggi dovrebbe svolgersi l’autopsia che aiuterà a chiarire le cause della morte di Gabriel.

Il padre di Gabriel arrestato: sarebbe stato presente all’omicidio

Nicola Feroleto, 48 anni, è stato arrestato dopo l’interrogatorio avvenuto nella notta con l’accusa di omicidio in concorso. Secondo gli inquirenti l’uomo sarebbe stato presente mentre il figlio Gabriel veniva ucciso, presumibilmente strangolato dalla madre. Non è comunque ancora accertata la causa della morte, che verrà chiarita dopo l’autopsia che dovrebbe svolgersi oggi. Solo ieri, durante delle interviste, Feroleto aveva dichiarato: “Se avessi potuto, avrei salvato Gabriel, glielo avrei strappato dalla mani e l’avrei calmata“.

Donatella Di Bona. Foto: Quarto Grado
Donatella Di Bona. Foto: Quarto Grado

Le confuse ricostruzioni della madre

A tirare in mezzo inizialmente Nicola Feroleto è stata proprio la madre del bambino, Donatella Di Bona, anche lei in stato di fermo. La donna avrebbe dato delle ricostruzioni confuse di quanto accaduto al figlio, arrivando ad incolpare il padre di Gabriel in una delle versioni fornite ai Carabinieri. La 29enne Di Bona, secondo quanto riportato da fonti stampa, avrebbe sofferto di attacchi di panico e sarebbe stata indirizzata verso un ricovero psichiatrico, declinato. La donna avrebbe confessato di aver strangolato il figlio e si trova ora nel carcere di Rebibbia con l’accusa di omicidio volontario. L’omicidio sarebbe scattato per questioni futili, secondo gli inquirenti, che ritengono il pianto del bambino, che voleva tornare dalla nonna, come la miccia che avrebbe spinto Di Bona a ucciderlo. La donna ha inizialmente dichiarato che Gabriel era stato investito, ricostruzione smentita dai primi accertamenti dei carabinieri.