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Leonardo Bonucci da Raffaella Carrà: dall’amore alla malattia del figlio

Pubblicato: 03/05/2019 11:02

Nel salotto di Raffaella Carrà del programma A raccontare comincia tu è arrivato ieri sera il calciatore Leonardo Bonucci accompagnato dalla moglie Martina.

Bonucci e la famiglia

La famiglia ti dà stabilità e ti aiuta nei momenti di difficoltà. Nella carriera ce ne sono tanti. Nei momenti di crisi devi trovare la forza di ancorarti a qualcosa e andare avanti“, ha spiegato il calciatore di fronte alle domanda sulla famiglia della Carrà, e la memoria va alla malattia del figlio di cui molto si è parlato. Di recente però la situazione va molto meglio e la famiglia ha dato il benvenuta ad una nuova nata, Matilda: “Sono stati tutti molto contenti, sia Lorenzo che Matteo, in fondo l’hanno chiesta loro, avevano scritto una lettera alla cicogna. Se ci fermiamo al terzo figlio? Io dico basta“. I tre figli del calciatore sono ormai decisamente famosi, ma Raffaella Carrà è riuscita a sapere qualche piccolo dettaglio in più, almeno sul più grande: “Abbiamo chiamato Lorenzo così per Jovanotti. Eravamo appassionati della sua musica. ‘Il più grande spettacolo dopo il Big Bang‘ è stata la colonna sonora del nostro matrimonio. Quando allo Juventus Stadium parte quella canzone, cerco sempre lo sguardo di Martina“.

La storia d’amore con Martina

Su queste romantiche note, Bonucci ha raccontato come si sono conosciuti: “All’inizio ci sentivamo più che vederci perché io non c’ero, ero sempre in giro. Quando ci siamo visti, non ci siamo piaciuti. Poi sono andato in vacanza con i miei amici e continuavo a pensare a lei perciò ho detto ‘Proviamoci’“.

La malattia

A parlare invece della malattia di Matteo è Martina che ha raccontato quei terribili momenti in cui hanno capito che qualcosa non andava: “Eravamo in vacanza, Matteo aveva 2 anni. Mai pensavamo di dover affrontare una cosa simile, che nostro figlio fosse in pericolo di vita. All’improvviso crolla tutto. Abbiamo saputo della malattia quando siamo tornati a Torino. Non stava bene, c’era qualcosa che non andava. Abbiamo fatto un controllo e ci hanno detto che non si poteva aspettare, doveva operarsi subito. Matteo ha sviluppato un bel carattere, è un leone. Sa quello che è successo e pur non essendo viziato, a volte sa che può fare leva sulla cosa“.