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Viterbo, dietro l’omicidio del commerciante una carta di credito bloccata

Pubblicato: 05/05/2019 10:52

L’omicidio che ha avuto luogo venerdì mattina a Viterbo sarebbe stato provocato da una discussione tra il 22enne fermato ieri e il commerciante 74enne ucciso, Norveo Fedeli. Al centro di questa discussione ci sarebbe la carta di credito non valida del 22enne con cui aveva tentato di acquistare 600 euro di vestiti nel negozio del 74enne. L’uomo responsabile del terribile omicidio è stato fermato con le accuse di omicidio volontario e rapina.

La lite per la carta bloccata

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dietro l’omicidio del commerciante di Viterbo, Norveo Fedeli, ci sarebbe una discussione generata da una carta di credito bloccata. Il colpevole, un 22enne con cittadinanza statunistense ma di origine coreana, Pang Michael Aaron, il 30 aprile aveva tentato di pagare 600 euro di vestiti nel negozio di Norveo Fedeli con una carta di credito che era però risultata non valida. Il 22enne non si era arreso ed era tornato nel negozio il 2 maggio, ma la sua carta di credito era risultata di nuovo bloccata. Per questo motivo, sarebbe scaturita una lite con il titolare del negozio che aveva anche riferito ai familiari la discussione avuta con il giovane, senza però denunciare il fatto alle forze dell’ordine. Il 3 maggio, il giorno del delitto, l’uomo si è recato nuovamente nel negozio e dopo una discussione molto accesa e una collutazione con Norveo Fedeli, gli ha fracassato la testa colpendolo ripetutamente con uno sgabello e gli ha poi schiacciato barbaramente il cranio con il piede, uccidendolo. L’uomo è stato incastrato dal sistema di videosorveglianza che l’ha ripreso mentre andava via dal negozio. Prima di fuggire dalla scena del delitto, l’assassino si è cambiato i vestiti e ha nascosto con una busta la sua scarpa insanguinata, poi ha rubato il portafogli di Norveo Fedeli e alcuni vestiti. Il commerciante non è morto immediatamente, come le tracce di sangue sul pavimento hanno rilevato.

Commerciante ucciso a Viterbo: una carta di credito non funzionante dietro il delitto
L’esterno del negozio in cui è avvenuto l’omicidio. Foto: Ansa

Individuato e fermato

Il 22enne è stato individuato nel Viterbese grazie a due carabinieri che il giorno precedente all’assassinio del commerciante avevano visto Pang Michael Aaron mentre passeggiava a Marta, in provincia di Viterbo, e lo hanno riconosciuto quando sono stati diffusi i fotogrammi della videocamera che l’ha incastrato. Quando è stato fermato, l’uomo aveva in casa i vestiti sporchi di sangue, addosso i segni della lite con il commerciante e una delle sue scarpe era ancora macchiata di sangue. Nella sua camera, sono stati trovati il portafogli di Norveo Fedeli e la carta di credito bloccata. Paolo Auriemma, Procuratore Capo di Viterbo, ha chiarito che il fermo del 22enne americano che si trovava in Italia da poco più di 2 mesi è stato disposto per il pericolo di fuga. Le accuse per lui sono di omicidio volontario e rapina. Il 22enne viveva a Capodimonte e si spacciava per un grafico pubblicitario. Domani, sarà lutto cittadino a Viterbo per onorare la vittima, il commerciante Norveo Fedeli, che, stando a quanto si apprende, era stato il primo a vendere i jeans in città.

Commerciante ucciso a Viterbo: una carta di credito non funzionante dietro il delitto
I rilievi sul luogo del delitto. Credits: Ansa

Credits immagine in alto: Ansa