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Marcello Dell’Utri, prescrizione per il processo sulla loggia P3

Pubblicato: 14/05/2019 16:08

Niente processo sulla Loggia P3 per Marcello Dell’Utri. L’ex parlamentare di Forza Italia si salva da un nuovo processo grazie alla prescrizione. Il politico era accusato di violazione della Legge Anselmi (che regola l’esistenza di associazioni segrete).

Per tali reati, Marcello Dell’Utri era andato in latitanza in Libano. La procura ha chiesto per Dell’Utri un’assoluzione dal reato associativo  e l’assoluzione per i reati di corruzione di cui era accusato.

La legge Anselmi

La legge Anselmi è stata promulgata nel 1982 e prevede una serie di norme d’attuazione in materia di associazioni segrete. Si tratta di una legge che si applica al personale civile e militare nelle pubbliche amministrazioni. Ad essere proibita è l’istituzione dell’associazione segreta nonché la partecipazione ad essa. Una volta scoperta, l’associazione viene smantellata e i suoi beni vengono confiscati.

Insieme a Marcello Dell’Utri tra gli accusati risultavano anche Denis Verdini (ex-coordinatore PdL), l’ex sottosegretario Giacomo Caliendo ed altre figure politiche).

Il 16 marzo 2018 erano arrivate le sentenze per il processo di primo grado per l’inchiesta P3. Alcuni degli accusati erano stati condannati. Marcello Dell’Utri aveva invece visto il so processo stralciato.

Logge e interessi di Stato

L’associazione segreta più celebre è forse la Loggia P2 (nata come “propaganda due”. La P2 era nata nel 1877. Molti decenni dopo la sua nascita, grazie all’operato e alla conduzione dell’imprenditore Licio Gelli, i suoi intenti abbracciarono forme eversive e si distanziò dai principi fondanti la massoneria. Della P2 fecero parte tra gli altri anche Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo, Enrico Manca e Fabrizio Trecca.

Immagine in alto, a sinistra, da: Wikimedia Commons/Vincenzo Iaconnanni-dimensioni modificate)

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2019 08:41