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Napoli, anziana imbavagliata e uccisa nella sua casa: fermate due persone

Pubblicato: 22/05/2019 18:58

Stefania Fragliasso aveva 76 anni e viveva a Napoli, nel quartiere Gianturco. Lo scorso 25 marzo è stata ritrovata morta in casa sua, legata e imbavagliata. Adesso i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale di Napoli insieme a quelli della compagnia di Poggioreale hanno fermato due persone. Si tratta di un rumeno e di un’italiana accusati di concorso in omicidio e rapina. Si cercano ancora altre persone coinvolte nell’uccisione della donna.

La vicenda

Il 25 marzo scorso, Stefania Fragliasso, è stata trovata morta in casa sua. La signora, di 76 anni, viveva con il marito e i figli al terzo piano di un edificio situato in via Santa Lucia ai Filippini 176, nel quartiere Gianturco, a Napoli. Il corpo della 76enne giaceva senza vita in camera da letto. Stefania era stata legata con del nastro adesivo e imbavagliata; all’interno del cavo orale un indumento intimo. Nell’appartamento non è stato rilevato alcun segno di effrazione, nonostante tutta la casa fosse stata messa a soqquadro.

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Le indagini e gli arresti

Dal giorno del ritrovamento sono immediatamente scattate le indagini che hanno portato oggi al fermo di due persone. Si tratta di un rumeno e di un’italiana, trattenuti per concorso in omicidio e rapina. Gli inquirenti pensano che la donna fermata avrebbe fatto entrare i rapinatori nell’abitazione. Mentre il ruolo del cittadino rumeno sarebbe stato quello di scassinare la cassaforte. Chi è entrato quel 25 marzo nell’appartamento della signora Fragliasso conosceva bene le abitudini dei componenti della famiglia. E, probabilmente, sapeva anche del denaro che vi si trovava all’interno. 

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Continuano le ricerche

I carabinieri del nucleo investigativo provinciale di Napoli e quelli del comando di Poggioreale, che hanno eseguito i fermi, stanno continuando le ricerche. Infatti al momento altre persone sono ritenute coinvolte nel delitto. Una di queste sarebbe l’autore materiale dell’assassinio. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Rosa Volpe e dal pm Luciano D’Angelo della Procura di Napoli. Gli esami sul corpo della 76enne non hanno escluso la possibilità che possa essere morta per una crisi cardiaca o respiratoria