Vai al contenuto

Le maglie dei campioni di calcio diventano camici per i bimbi in ospedale

Pubblicato: 23/05/2019 16:10

Panenka è una rivista mensile spagnola che si occupa di calcio dal punto di vista storico, culturale e sociale. Lo scorso 14 maggio ha lanciato una speciale iniziativa che non è passata inosservata: convertire le magliette dei giocatori più famosi in camici di ospedale, indossabili dai bambini dei reparti pediatrici. Il progetto ha preso il nome di Las batas más fuertes (I camici più forti) ed è partito dall’idea che i bambini ricoverati in ospedale si trovino spesso a combattere battaglie molto dure. Tutto ciò che può renderli più forti e allegri, come per esempio indossare la maglietta del loro campione preferito, potrebbe aiutarli a guarire più velocemente.

Maglie da calcio modificate

Siamo sempre convinti che il calcio – scrivono i responsabili della rivista sul loro sito – a parte essere un mero intrattenimento di 90 minuti, possa diventare uno strumento inarrestabile per costruire una società un po’ migliore e promuovere azioni di solidarietà”. Basandosi su questo principio, hanno subito deciso di appoggiare la proposta originaria arrivata da 3 creativi, Diego Lauton, Irene Labat e Fede Botella. Nella fase successiva si è cominciato a lavorare concretamente sulle magliette in una bottega di Madrid, tagliandole nella parte posteriore e inserendo i lacci per poterle richiudere, proprio come i camici di ospedale. La prime maglie modificate, con i nomi di giocatori come Messi, Griezmann e Sergio Ramos, sono state consegnate all’ospedale di San Rafael, dove hanno riacceso il sorriso dei bambini malati.

Le maglie dei campioni di calcio diventano camici
Uno dei camici consegnati all’ospedale (Lasbatasmasfuertes.com)

Una risposta straordinariamente positiva

La risposta all’iniziativa è andata al di là delle più rosee aspettative: alla rivista sono arrivate offerte di denaro e collezioni di magliette, così come l’interesse da parte di altre associazioni e ospedali, non solo spagnoli. I responsabili fanno sapere che, in questa fase, non possono ancora accettare donazioni, perché sono in attesa di capire quante maglie destinare a quali strutture. Verso la metà di giugno, quando ci sarà un’idea più precisa dei numeri in questione, si procederà con la raccolta delle T-shirts e la loro effettiva distribuzione. La sempre maggiore consapevolezza è che anche il più piccolo dei gesti può fare una grande differenza.

Immagine in alto: Lasbatasmasfuertes.com