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Palermo, prete abusa e violenta le parrocchiane durante gli “esorcismi”

Pubblicato: 29/05/2019 15:47

Ero in uno stato di soggezione. Non ero lucida ed ero emotivamente dipendente dalla preghiera perché all’inizio mi faceva stare meglio“. All’inizio, un dettaglio fondamentale all’interno di questa terribile vicenda accaduta in quel di Palermo alla quale oggi la giustizia consegna il proprio epilogo: è stato condannato infatti il prete che ha abusato di numerose donne in difficoltà durante degli “esorcismi”.

Prete abusa delle parrocchiane

Si rivolgevano a lui a vario titolo, chi per problemi personali, intimi, psicologici chi invece con la fede. Donne evidentemente fragili e che tutte, ognuna a loro modo, implorava aiuto e lo faceva rifugiandosi in quelle che avrebbero dovuto essere le confortevoli e benevole braccia di un uomo di chiesa, un prete. Le braccia che hanno ricevuto oggi una condanna a 6 anni e 10 mesi di carcere.

Donne fragili in cerca di un disperato aiuto

Si chiama Salvatore Anello il prete condannato, insieme al colonnello Salvatore Muratore, dal Tribunale di Palermo per aver abusato diverse parrocchiane. Diverse le storie raccolte dagli inquirenti in questi 3 anni, lasso di tempo trascorso dalla prima denuncia da parte di una donna, e tutte hanno degli scabrosi dettagli in comune: la richiesta d’aiuto da parte delle parrocchiane, una prima risposta positiva da parte del prete e poi, la violenza sessuale e le molestie.

Le donne gli chiedevano aiuto e il prete rispondeva mettendole di fronte a degli esorcismi che avrebbero dovuto liberarle dai pensieri, dalla sofferenza, ma che nel concreto si profilavano in abusi. Palpeggiate sul seno, toccate nelle parti intime, abusate nella loro fragilità godendo, oltretutto, della loro fiducia.

La condanna al carcere

Mi rendevo conto che quello che faceva padre Anello non era giusto – racconta una delle donne molestate dal prete a SkyMa non riuscivo a non andare agli appuntamenti“. Tra le sue vittime ci sono donne ma anche minorenni, una delle figlie abusata a sua volta come la madre.

Per i fatti contestati e provati con le indagini, il Tribunale di Palermo ha oggi deciso la definitiva condanna per Salvatore Anello. Diverso l’epilogo per Salvatore Muratore, il colonnello dell’esercito anche lui accusato di violenza sessuale, che ha deciso per il rito abbreviato ed è già stato condannato a 6 anni e 2 mesi.