Di Roberto Sciarra non vi era più traccia dall’aprile scorso. Era scomparso nella notte tra il 19 e 20 dalla sua casa di famiglia a Pineto. Una settimana fa era stato ritrovato un cadavere a largo delle coste di Pescara. Oggi è stato accertato che si tratta del 42enne istruttore di fitness.
È Roberto Sciarra l’uomo ritrovato in mare
Il 23 maggio scorso era stato recuperato un cadavere in mare, a largo della foce del fiume Saline, tra Città Sant’Angelo e Montesilvano, in Abruzzo. Il timore che potesse essere Roberto Sciarra, l’istruttore di fitness scomparso da casa tra il 19 e il 20 aprile, si è rivelato fondato.
Lo stato di decomposizione avanzato del corpo ha reso più complesse e lunghe l’autopsia e l’identificazione. Ma oggi è arrivata la triste conferma. Si tratta del 42enne originario di Pescara. Dall’esame è emerso che la causa del decesso è per annegamento. Il giornale Il Pescara riporta che l’uomo aveva addosso circa 20 chili di pesi da palestra.

Mariangela Di Stefano, sostituto procuratore del tribunale di Pescara, ha dato il nulla osta affinché la salma venga restituita alla famiglia di Roberto Sciarra. Nelle prossime ore verranno inviati gli atti alla Procura della Repubblica di Teramo.

Cosa è successo?
Sciarra si trovava nella casa di famiglia a Pineto, in provincia di Teramo.
Nella notte tra il 19 e il 20 aprile scorso, durante le vacanze pasquali, l’istruttore di fitness è uscito dall’abitazione e non ha dato più sue notizie. L’ultima volta in cui è stato visto si dirigeva verso la costa, con un borsone nero. Era appassionato, non professionista, di immersioni subacquee. I genitori, infatti, avevano pensato che fosse andato a mare proprio per una delle sue amate immersioni.
Quando non l’hanno visto più tornare hanno lanciato l’allarme, preoccupati che gli fosse accaduto qualcosa di terribile. Restano tuttora ignote le cause dell’allontanamento dell’uomo da casa.