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Caivano, Marianna Fabozzi e Caputo a processo per la morte di Antonio Giglio

Pubblicato: 05/06/2019 17:56

Nell’inferno del Parco Verde di Caivano, un anno prima di Fortuna Loffredo, un altro bambino era misteriosamente morto volando giù da un palazzo. Quel bambino si chiamava Antonio Giglio, aveva 4 anni ed era il figlio di Marianna Fabozzi, condannata a 10 anni di carcere per la morte della piccola Fortuna.

Oggi, arriva la notizia di un nuovo processo: la Fabozzi e Raimondo Caputo (condannato all’ergastolo per violenza sessuale e per l’omicidio di Fortuna) andranno a processo anche per la morte del piccolo Antonio.

Antonio morto precipitando da una finestra

A distanza di 6 anni dalla morte di Antonio, il Gip di Napoli Pietro Carola ha deciso di disporre un’ordinanza d’imputazione coatta nei confronti di Fabozzi e Caputo, un provvedimento che porta automaticamente al processo. Dagli atti risulta infatti che il piccolo Antonio sarebbe precipitato passando da una finestra situata molto in alto in una stanza, dell’apertura di 25 centimetri. È dunque del tutto inverosimile che un bambino di 4 anni possa fare un balzo così in alto, per poi passare in una finestra stretta, completamente da solo.

Il padre accusa l’ex compagna

Gennaro Giglio, padre di Antonio ed ex compagno di Marianna Fabozzi, ha sempre ritenuto plausibile la colpevolezza della donna, e del concorso di colpa di Caputo, nuovo compagno di quest’ultima. Anche la sorella di Caputo accuserebbe la donna: avrebbe infatti riferito di averla vista, riflessa in uno specchio, mentre buttava il piccolo giù dalla finestra.

Gli avvocati Sergio e Angelo Pisani, legali di Gennaro Giglio, hanno espresso la loro soddisfazione per la decisione del Gip: “Nel doveroso rispetto delle determinazioni della Procura riteniamo che il processo sia il luogo più adatto per accertare le cause della morte del piccolo Antonio”. Marianna Fabozzi è, in questo caso, accusata di omicidio, mentre Caputo è accusato di favoreggiamento personale.