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Silvio Berlusconi compra la villa di Marco Columbro: il gesto di un amico

Pubblicato: 06/06/2019 21:58

Marco Columbro in difficoltà economiche? Sembrerebbe proprio di sì e, a provarlo sarebbero dei dati presenti nelle carte dell’azienda immobiliare Dueville depositate in camera di commercio, dove si legge che ad acquistare la casa di Columbro nel 2018 è stata proprio una delle aziende di proprietà di Silvio Berlusconi.

Solo ieri la notizia che una delle ville più famose dell’ex premier, villa Certosa, in Sardegna, è stata ipotecata per risanare i conti di una delle agenzie immobiliari di proprietà di Silvio Berlusconi.

Silvio Berlusconi compra la casa di Marco Columbro

Volto di Canale 5 per un ventennio, tante trasmissioni e premi vinti, fino al 2001 quando un aneurisma cerebrale lo ha fermato. Eppure il legame tra Marco Columbro e Silvio Berlusconi non è mai estinto, i due uomini hanno conservato la loro amicizia e, in un momento di difficoltà Berlusconi non si è tirato indietro. Secondo quanto riferito da un articolo pubblicato nel cartaceo de Il Tempo, Columbro, a seguito di forti difficoltà finanziarie, si è visto costretto a mettere in vendita la sua villa a tre piani a Basiglio, zona Milano 3.

L’immobile è stato ceduto alla società Dueville; secondo il parere dei più, dietro l’acquisto ci sarebbe proprio un gesto d’amicizia. Non è la prima volta che l’ex premier interviene a favore di amici in difficoltà; in passato situazioni simili si erano verificati con Mariano Apicella e Danilo Mariani, ex pianista di Arcore.

L’ipoteca su Villa Certosa

È di ieri la notizia della decisione dell’ex Premier di ipotecare Villa Certosa, la residenza estiva in Sardegna, gioiello della famiglia. Dietro la decisione ci sarebbe, stando alle indiscrezione, problemi di liquidità di una delle agenzie immobiliari che si occupa proprio delle tenute più care alla famiglia; Arcore, villa di Macherio e anche villa Certosa.

Si tratterebbe dell’agenzia Idra che ha coperto un problema di liquidità di un’altra agenzia, la Dolcedrago, che avrebbe finanziato prestiti senza interessi ritrovandosi con carenza di liquidità.