Franco Marcellino Iachi Bonvin, 67 anni, il tabaccaio che nella notte tra il 6 e il 7 giugno scorsi, in provincia di Torino, ha ucciso uno dei ladri entrati nella sua attività commerciale, è indagato a piede libero per eccesso colposo di legittima difesa. Il ministro Matteo Salvini ha voluto esprimere la propria opinione in merito alla vicenda.
Quanto accaduto non è ancora chiaro
Franco Marcellino Iachi Bonvin è stato svegliato nel cuore della notte nella sua casa a Pavone Canavese, vicino Ivrea, dall’allarme della propria tabaccheria. Sceso in strada ha scoperto tre persone che stavano portando via una macchinetta cambia soldi con dentro circa 2mila euro.
A quel punto, il tabaccaio ha impugnato la propria revolver, regolarmente detenuta, e ha aperto il fuoco contro i ladri. Uno di loro, un cittadino moldavo di 24 anni, incensurato, è morto all’istante colpito al petto da un proiettile, mentre gli altri due sono fuggiti. Adesso Iachi Bonvin è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. La dinamica dell’accaduto però non è ancora chiara e il procuratore di Ivrea ha detto: “Ci sono molti aspetti da valutare. Siamo rimasti d’accordo che la prossima settimana ci spiegherà come sono andate le cose.
Umanamente è molto provato e ha capito che in ogni caso è stato un fatto grave“.

La solidarietà di Matteo Salvini
Dopo poche ore dall’accaduto, il ministro dell’Interno, ha scritto un post su Facebook, nel quale esprime la propria solidarietà al titolare della tabaccheria: “Tabaccaio di 67 anni, incensurato e già rapinato numerose volte, stanotte si è difeso durante l’ennesimo furto e (purtroppo) ha ucciso uno dei tre ladri, con un’arma legalmente detenuta“. Ha poi lanciato un hashtag: “Nel pieno rispetto delle indagini della Procura, a lui va la mia solidarietà umana e politica: #iostocoltabaccaio“.
Il ministro, alla fine di un comizio tenuto a Novate Milanese, come riporta La Stampa, ha detto ai giornalisti: “Un onesto 67enne, incensurato, rapinato e derubato più volte, svegliato di notte, se si sente in pericolo reagisce. Conto che la nuova legge sulla legittima difesa sia efficace“.
Ha aggiunto: “Non mi sostituisco al procuratore ovviamente che farà tutte le analisi del caso. Il mestiere del rapinatore, del delinquente, del ladro è un mestiere pericoloso“.

In seguito, da Firenze, dove Matteo Salvini è stato in visita ieri alla Procura, ha ribadito: “Attendendo rispettosamente le comunicazioni della procura di Ivrea, quello che so è che si tratta di un commerciante 67enne incensurato, persona perbene, che deteneva legalmente un’arma, che è stato vittima di 5, 6, 7, 8 precedenti furti e rapine, che stanotte si è svegliato, si è ritenuto in difficoltà, aggredito, ha sparato“.
E ha poi concluso: “Purtroppo qualcuno è morto: però se invece di fare il rapinatore questa persona avesse fatto un mestiere onesto, oggi staremmo parlando di altro“.