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Cosenza, prete si sente male a messa: c’era candeggina nel calice del vino

Pubblicato: 11/06/2019 10:21

È finita nel dramma la messa delle 18 di sabato scorso a Rose (provincia di Cosenza). Il prete Don Claudio Albanito ha cominciato a sentirsi male al momento della comunione, manifestando un principio di soffocamento e cominciando a vomitare: solo dopo si è scoperto che ci sarebbe stata della candeggina nell’ampolla del vino. Le indagini ora sono mirate a capire se si sia trattato di un incidente o di un attacco al prete.

La candeggina nell’ampolla del vino

Alle 18 di sabato scorso, Don Albanito stava proclamando la messa. Giunto al momento dell’eucarestia, ha fatto dei gesti usuali, quelli che fa ogni volta a messa: ha preso l’ostia, ha bevuto il vino dal suo calice. Dopo aver bevuto il vino, qualcosa ha cominciato ad andare male: il prete si è sentito soffocare, ha avvertito fortissimi bruciori alla gola ed ha iniziato a vomitare. Un esame sull’ampolla ha poi fatto emergere che c’erano delle particelle di candeggina nel contenitore. Subito, si è pensato ad un problema di pulizia, ovvero che l’ampolla fosse stata disinfettata con la candeggina e non ben sciacquata. Difficile però pensare che sia stato un incidente e anche l’ipotesi di uno scherzo è claudicante. Ad Ansa, Don Albanito ha dichiarato: “Non so cosa pensare, vorrei considerarla una burla, ma ho difficoltà considerata la gravità del gesto”.

Per ora, il parroco (che non ha motivo di pensare che si sia trattato di un attacco di qualcuno in particolare) non ha sporto denuncia. C’è ancora grande incertezza e confusione: “Non ho idea di chi possa essere stato, né se si tratti di una svista o di qualcosa di diverso. Sono ancora frastornato”.

Sostanze caustiche: le principali conseguenze

Le ingestioni di sostanze caustiche possono avere conseguenze molto gravi: frequenti sono le lesioni a livello gastrointestinale (possono rimanere coinvolti stomaco, faringe ed esofago). Alcuni fattori possono incidere sulle conseguenze: se l’ingestione è volontaria, ad esempio, le conseguenze spesso sono più gravi. Anche il fatto che lo stomaco sia pieno può incidere: la presenza di cibo può infatti almeno in parte assorbire il liquido o la sostanza caustica.