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Bologna: 36enne perseguitata per mesi, minacciata con l’acido e poi stuprata

Pubblicato: 12/06/2019 15:16

Orribili le violenze che ha dovuto subire una donna di 36 anni nel Bolognese.

Tutto aveva avuto inizio verso i primi giorno dello scorso aprile quando, dopo lungo tempo, aveva incontrato nuovamente Jamal Nasibi, una vecchia conoscenza che ignorava potesse diventare il suo stupratore.

Inseguita e minacciata per la strada

Lei, una donna italiana di 36 anni, lui un uomo di origine tunisina di 35 regolarmente in Italia. Si erano conosciuti, come riporta Il Resto del Carlino, circa 10 anni fa e avevano stretto amicizia.

Dopo lunghi anni, i due si erano rincontrati per la prima volta circa un anno e mezzo fa. Due vite totalmente diverse e lei si era costruita un futuro insieme al suo compagno da cui ha avuto una bimba. Un incontro probabilmente casuale che ha però segnato per la donna l’inizio dell’inferno.

Perseguitata, poi le intimidazioni “Ti sfregio con l’acido

Jamal Nasibi, il nome del 35enne, aveva fin da subito manifestato con violenza e arroganza l’intenzione di voler avere con la donna una relazione nonostante il rifiuto di lei.

Un rigetto però male accolto dal 35enne che ha iniziato a perseguitarla: dapprima gli appostamenti poi gli inseguimenti veri e propri fin sotto casa della donna, sotto al suo lavoro e alla fermata del bus dal quale ogni giorno partiva la donna.

Raggiunta alla fermata del bus e minacciata con un cutter

La 36enne ha cercato in tutti i modi di allontanarlo ma a nulla è valso per impedire al 35enne di continuare ad ossessionarla facendo ricorso alla violenza.

Era il 13 aprile scorso quando, dopo giorni e giorni di violenze psicologiche, Nasibi l’ha raggiunta nuovamente alla fermata dell’autobus in piazza dell’Unità dove la donna stava attendendo il mezzo per raggiungere il lavoro. L’ha presa da un braccio intimandole di seguirlo ma le urla della donna hanno richiamato l’attenzione dei presenti e accortosene, Nasibi si è allontanato.

Lo stupro e le minacce di violenza contro la figlia

Da lì a poco però, Nasibi l’ha raggiunta alla fermata alla quale la donna sarebbe scesa, in via Caravaggio a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. “Adesso vieni con me“, parole pronunciate da Nasibi mentre tratteneva la donna per un braccio e con l’altro le puntava un cutter sul collo. Nessuna via di scampo per la donna che era già stata minacciata, come sottolinea il Gip: “Se non vieni ti sfregio con l’acido e faccio del male alla tua bambina“.

Minacciata con un taglierino, la donna è stata portata via dalla fermata del bus e dopo alcuni schiaffi, Nasibi l’avrebbe brutalmente stuprata. Tutto questo è stato smentito dal 35enne che ha negato lo stupro dopo essere stato fermato dai Carabinieri della stazione Navile.

Il 35enne era già una persona nota alle autorità per diversi reati commessi in precedenza tra cui si annoverano spaccio, furto e occupazione abusiva di terreni. Domenico Panza, gip del caso, ha firmato nei confronti del 35enne l’ordinanza di custodia poi eseguita dagli agenti, come richiesto dal pm Borghini, e l’interrogatorio di garanzia è stato programmato per il prossimo venerdì.

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2021 12:50