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Chiara Appendino indagata: è la terza inchiesta per la sindaca di Torino

Pubblicato: 16/06/2019 11:35

Chiara Appendino, sindaca pentastellata di Torino, è di nuovo indagata per un’inchiesta che riguarda una consulenza del suo ex portavoce, Luca Pasquaretta. La prima cittadina è accusata di concorso in peculato, come ha annunciato lei stessa su Facebook. L’ipotesi dei magistrati è che la sindaca fosse a conoscenza dell’incarico affidato al suo ex braccio destro, indagato per peculato.

Nuova tegola giudiziaria per Chiara Appendino

L’inchiesta aperta un anno fa su una consulenza da 5mila euro affidata a Luca Pasquaretta dalla Fondazione del Salone del Libro di Torino vede ora coinvolta anche Chiara Appendino. La sindaca del capoluogo piemontese sarebbe stata a conoscenza, come ipotizzano gli inquirenti, della consulenza mai svolta dall’ex capo del suo ufficio stampa, che ha poi restituito la somma dopo il deflagrare dello scandalo. A confutare la tesi dei pm il materiale raccolto da chat e mail raccolti dai computer di Appendino, la quale rigetta le accuse.

Quando, alcuni mesi prima dello svolgimento del Salone del Libro, circolò sui giornali questa ipotesi, risposi in aula a un’interpellanza dichiarando che non era assolutamente intenzione dell’amministrazione procedere in tal senso“, scrive la prima cittadina su Facebook. Appendino si dice tranquilla per lo svolgimento dell’indagine: “Quando in settimana verrò ascoltata dai PM, offrirò loro tutti gli elementi in mio possesso e di mia conoscenza per difendermi da questa ipotesi e provare la correttezza del mio operato“.

Pasquaretta, il “pitbull” della sindaca

Luca Pasquaretta è stata una figura di spicco nell’amministrazione del Movimento 5 Stelle di Torino, definito dalla sindaca il suo “pitbull“. La posizione di portavoce e “faccendiere” della prima cittadina è stata persa per lo scandalo della consulenza, ma Pasquaretta dopo il suo abbandono di Palazzo Civico ha trovato rifugio al ministero dell’Economia.

Diventato assistente della viceministra grillina Laura Castelli, è decaduto lo scorso febbraio con l’aggravarsi della sua posizione giudiziaria. L’ex portavoce è infatti indagato per estorsione ai danni proprio di Chiara Appendino e di traffico illecito di influenze e turbativa d’asta. La stessa sindaca deve affrontare altre due inchieste: omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo per la vicenda di Piazza San Carlo e falso ideologico per un’altro fascicolo che riguarda un debito di 5 milioni di euro fatti “scomparire” dal bilancio cittadino.

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2021 11:26