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Pesce non tracciabile e carne scaduta: maxi multe e sequestri a Polignano

Pubblicato: 25/06/2019 16:35

Un totale di più di 80 chili tra tranci di pesce, pezzi di carne e ritagli di pasta. È questo il bilancio del maxi sequestro della Guardia costiera in uno dei ristoranti più prestigiosi di Polignano a Mare. Il titolare del ristorante Grotta Palazzese ha ricevuto una multa pari a 5.500 euro dopo l’ispezione ai magazzini e alle cucine. Al setaccio ben 68 chili di pesce trovato senza alcuna attestazione di rintracciabilità.

La merce sequestrata

Tranci di spigola, zampe di granchio reale di dubbia provenienza ma soprattutto, 8 chili di wagyu, pregiatissimo manzo giapponese, scaduto nel mese di maggio. Con le sue sale scavate negli scogli a picco sul mare, il ristorante Grotta Palazzese ha una tradizione molto antica che risale al 1700. Ogni anno il locale attira migliaia di clienti, soprattutto della stagione estiva e nel 2015, è stato inserito nella classifica dei 15 ristoranti vista mare più belli al mondo.

Le scuse

Come riporta Ansa, dopo quanto successo lo chef e il vicedirettore del ristorante Grotta Palazzese, Felice e Riccardo Sgarra, si sono scusati con la clientela. Si assumono la responsabilità di quanto accaduto, specificando che “la proprietà e l’amministratore sono assolutamente estranei“. Specificano poi che “la carne rinvenuta in una cella frigo (- 18 gradi) era stata regolarmente sottoposta ad abbattimento (NON CONGELAMENTO), processo comune nelle attività ristorative che garantisce la conservazione e la salubrità del prodotto, prima della data di scadenza“. E ancora: “E comunque si trattava di tipologia di carne non più presente nei nuovi menu estivi 2019 e quindi non destinata ai clienti. Nel caso del pesce, invece, i prodotti controllati dalla Guardia costiera erano in una cella frigo (-18) diversa da quella in cui erano depositati gli altri prodotti ittici con etichetta di tracciabilità: ma tutti facevano parte dello stesso lotto di produzione“.

Multato anche un altro ristorante

Meno salata la sanzione che sarebbe arrivata anche per il ristorante La Tana marina di Cala Paura, riporta Il Fatto Quotidiano. Anche qui gli uomini del 6° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari hanno ispezionato a lungo cucine magazzini e cella frigorifera. I militari avrebbero sequestrato circa 95 chili di pesce congelato di vario genere privi però delle necessarie etichettature, che sono stati bollati come provenienza sconosciuta. Ora il titolare dovrà pagare 1500 euro di multa.

Controlli a tappeto nei prossimi giorni

I controlli serrati proseguiranno anche nei prossimi giorni sul territorio barese e interesseranno ristoranti di diverse categorie. L’obiettivo è quello di tutelare tutti i livelli di consumatori e sensibilizzare ristoratori, pescatori e commercianti di pesce affinché i prodotti portati nei mercati così come sui tavoli dei ristoranti siano del tutto sicuri sia nella conservazione che nella rintracciabilità. Il comandante della Direzione marittima della Puglia, l’ammiraglio Giuseppe Meli, consiglia di “prestare sempre la massima attenzione, nella fase di acquisto e consumazione del prodotto ittico”

Immagine in alto: immagine di repertorio

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2019 08:03