Una vincita considerevole e una sentenza poco fortunata, almeno per il 50enne americano che secondo il tribunale degli Stati Uniti dovrà dividere i soldi vinti alla lotteria con l’ex moglie, anche se all’epoca della vincita i due erano separati da tempo.
Secondo il giudice che si è occupato della vicenda, il denaro in questione farebbe parte del cosiddetta “proprietà coniugale” e quindi di fatto la vincita spetta a entrambi gli ex coniugi. La vicenda è stata diffusa oltreoceano dal Washington Post.
La vincita risale a dopo la separazione
Richard Anthony Zelasko e Mary Elizabeth sono la coppia protagonista di quanto avvenuto a Pontiac, una città nello Stato del Michigan negli Stati Uniti. Come attestestano i documenti presentati in tribunale, i due si sono sposati nel 2004 ma già nel settembre del 2011 la moglie aveva chiesto il divorzio. Nel 2013, 2 anni dopo, Zelasko intasca i soldi del montepremi del Mega Millions, uno dei più importanti giochi di estrazione della lotteria del Nord America, per un totale di 80 milioni di dollari, ridotti però a circa 38 milioni tra tasse e detrazioni. Le pratiche erano pertanto già in corso al momento della vittoria anche se ancora dovevano essere definiti i dettagli del divorzio.
La decisione del tribunale
Nonostante al momento dell’acquisto del biglietto fortunato la coppia fosse già di fatto separata da tempo, il giudice cui all’epoca era stato affidato il caso decise che la vincita dovesse essere condivisa congiuntamente: “La proprietà coniugale comprende tutti i beni acquisiti dalla data del matrimonio fino alla data di entrata in vigore del decreto di divorzio, compresi i beni acquisiti durante una separazione“, ha detto il giudice al Washington Post che ha poi proseguito: “Probabilmente quello non era il primo biglietto della lotteria che l’imputato aveva acquistato durante il matrimonio, e poiché le perdite sono state sostenute congiuntamente, anche le vincite dovrebbero essere condivise“.
A sostegno della suddetta decisione ci sarebbe stata anche la dichiarazione da parte di Zalasko di andare spesso al Casinò e di aver provato per anni a vincere alla lotteria. I documenti hanno anche dimostrato che l’uomo non ha contribuito con i soldi della vincita alla cura dei suoi 3 figli. Da qui la decisione di dividere la vincita con la moglie. Tuttavia, nel 2014 il giudice in questione muore e Zelasko decide di ricorrere in appello.
Il ricorso in appello
Già nel 2013 a Mary Elizabeth erano stati assegnati 15 milioni di dollari della lotteria, ma Zelasko si era opposto. Michael Robbins, l’avvocato che ha rappresentato Richard Zelasko dal 2015, sostiene il suo assistito affermando che il merito sia solo suo: “Rich è stato fortunato, ma è stata la sua fortuna, non quella della moglie“. La scorsa settimana dopo 6 anni tuttavia la Corte d’Appello ha giudicato la sentenza precedente priva di errori e l’ha pertanto confermata.