Antonio Razzi ha intrattenuto una lunga e commovente conversazione con Pierluigi Diaco, presentatore del programma Io e Te su Rai 1. L’ex parlamentare ha raccontato della sua infanzia, della sua adolescenza, dei suoi genitori e del rapporto speciale che li ha legati, ma anche della moglie e dei loro figli.
La storia toccante della famiglia di Razzi
Antonio Razzi, 71 anni, ha vissuto una vita piena: dall’infanzia e dall’adolescenza ai tanti lavori svolti in Svizzera, dal ruolo politico alla partecipazione a Ballando con le stelle. “La mia famiglia viveva a mezzadria, oppure avevamo poca terra, allora mio padre se n’è andato a lavorare in Germania“, ha raccontato l’ex senatore a Pierluigi Diaco. Sul padre ha continuato: “È stato prigioniero in Germania ai tempi della seconda guerra mondiale e poi addirittura c’è andato a rilavorare perché doveva fare la ricostruzione“. “Naturalmente eravamo 4 figli e non si arrivava… i soldi non ci stavano“, ha aggiunto Razzi. Dunque, tutti dovevano contribuire a mantenere la famiglia, lui è il secondogenito: “Mia mamma lavorava la terra, e molte volte ci andavo pure io. Io so cosa significa fare il contadino“. Coltivavano l’uva, le ciliegie: “Ti pagavano dopo che era venduta l’uva, figurati. E se magari veniva una grandinata e ti distruggeva tutto… insomma era molto difficile mangiare“. Di quegli anni duri e faticosi ha un ricordo ben saldo nella memoria: “Io mi ricordo che quando tornavo dalla scuola c’era la zappa dietro la porta che mi aspettava“.
Il rapporto speciale con la madre
Alla domanda di Diaco: “Tua mamma come si chiamava“, Razzi non ha retto e con la voce spezzata dal pianto ha detto: “Mia mamma è morta due mesi prima che io venissi eletto parlamentare“. Si chiamava Grazia e a detta dell’ex senatore era una donna “splendida” e ha poi aggiunto: “Non ci sono parole per definire com’era. Devo dire che andava anche molto d’accordo con mia moglie. Anzi mia moglie la prendeva come sua mamma“. E come tutte le mamme, quando il figlio è andato a vivere lontano dal suo paese di nascita, Giuliano Teatino, in Abruzzo, si preoccupava al suo ritorno di cosa fargli da mangiare: “Mi diceva sempre, quando io ritornavo dalla Svizzera, ‘cosa ti preparo? Sagne e fagioli o ti preparo gli gnocchi di patate?’. Piatti che lei faceva in quattro e quattr’otto. Noi avevamo cinque pecore e con quelle si faceva il formaggio“.
Anche del padre ha un bel ricordo, nonostante ci abbia trascorso meno tempo, si chiamava Pantaleone: “Anche lui ha sempre lavorato, quando ritornava dalla Germania faceva i canestri fatti a mano, i cesti, e poi li andava a vendere nei paesi dove c’erano le feste, e così poteva dare a noi 100 lire o 50 lire“. E ha aggiunto: “Io lo accompagnavo perché solo così potevo farmi un giro alle catene, alle giostre“. Un’infanzia e un’adolescenza difficile, che però l’hanno fatto crescere. In quegli anni ha anche imparato a cucinare da sua madre. Quando è diventato padre, si è ispirato più al ruolo che aveva ricoperto sua madre: “Ho pensato a mia mamma perché c’ho vissuto più tempo, mi ha insegnato tutto“. Ai suoi figli ha insegnato degli principi ereditati dalla madre: “Innanzitutto il rispetto e di non parlare male degli altri“.
La vita in Svizzera
Razzi ricorda benissimo la data in cui la sua vita è cambiata: il 7 ottobre del 1965, a 17 anni, è partito per la Svizzera. Per sei mesi, prima della partenza, in Abruzzo, ha fatto il saldatore meccanico, ma poi non ha proseguito per questa strada. Una volta arrivato nella Repubblica elvetica ha lavorato in una fabbrica tessile come operaio. Inizialmente, essendo minorenne poteva fare solo due turni, non poteva lavorare né di notte né la domenica né con le macchine. In Svizzera ha avuto una vita davvero variegata, per 15 anni ha fatto il pompiere, divenendo anche ufficiale dei Vigili del fuoco, poi ha lavorato in banca, come cuoco e anche come venditore di automobili. Il 2 luglio del ’68 ha conosciuto colei che è diventata sua moglie, Maria Jesús Fernàndez.
La partecipazione a Ballando con le stelle
La sua storia è quella di tanti italiani che, come lui, sono emigrati negli anni ’50-’60-’70 dall’Italia, e sono andati in Europa, in Australia, in Canada e negli Usa. In Svizzera è stato anche Presidente della federazione emigrati abruzzesi in Svizzera fino al 2007. Ha intrapreso la sua carriera politica che però ha abbandonato da poco, probabilmente scoraggiato e deluso. Ha così partecipato al programma di Milly Carlucci, Ballando con le stelle. Rispolverando la sua vera passione, quella per la danza. Razzi ha confessato di aver suonato da giovane la batteria e di amare anche il rock; ha detto che lo chiamavano “Celentano” quando era ragazzo perché era molleggiato. Durante la trasmissione danzerina ha ballato sulle note di Heidi vestito da contadino svizzero per citare la sua giovinezza a Lucerna. Si è molto divertito in questa edizione e, alla fine dell’intervista ha rivelato a Diaco: “Io sono andato a fare Ballando con le stelle perché a me della politica non mi interessava niente“.
Immagine in evidenza: Antonio Razzi ospite a Io e Te su Rai 1. Fonte: Raiplay