Sono mesi ormai che tutti parlano di Carola Rackete, il comandante della nave Sea Watch 3 che ora si trova di fronte a Lampedusa, senza il permesso di attraccare. Ora più che mai tutti si chiedono chi è la donna che sta sfidando non solo l’Italia, ma tutta la politica europea sull’immigrazione.
Carola Rackete e la Sea Watch
Carola Rackete è il comandante della nave Sea Watch che al momento si trova in acque italiane con 42 migranti a bordo della sua nave ormai da quasi 15 giorni. Ieri ha forzato il blocco italiano e ora rischia l’incriminazione per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il sequestro della nave e una multa da 50 mila euro. Lei lo sapeva già ieri, quando ha deciso ugualmente di entrare in acque italiane.
? Aggiornamento dalla nave: la Guardia di Finanza è ancora a bordo e si attendono istruzioni.#SeaWacht3 pic.twitter.com/DzTexpGS1v
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) 26 giugno 2019
Chi è Carola Rackete
Ieri Matteo Salvini l’ha definita “una sbruffoncella” e la sua nave “fuorilegge che mette a rischio decine di immigrati per un giochino ridicolo“, ma chi è veramente Carola Rackete? Ha 31 anni, è tedesca, e si è laureata in scienze nautiche all’università di Jade nel 2011, ha conseguito un master in conservazione dell’ambiente presso l’università inglese di Edge Hill. La Rackete parla 4 lingue oltre il tedesco: spagnolo, francese, russo, inglese.
La sua vita a bordo delle navi comincia a 23 anni quando per l’Alfred Wegener Institute si dirige al Polo Nord. A 27 anni sale sulla nave Arctic Sunrise di Greenpeace come secondo ufficiale. Comincia a collaborare con la Sea-Watch nel 2016, poi arriva nel Mediterraneo e lì decide il suo futuro, quello che ora l’ha portata a un passo dal porto di Lampedusa. A Repubblica ha spiegato: “La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare tre università, sono bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto ho sentito un obbligo morale: aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità“.