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Chiasso, via libera per la maxi-casa del sesso legale: 6 piani a luci rosse

Pubblicato: 29/06/2019 15:32

A Chiasso, comune svizzero a due passi dal confine italiano, sorgerà una nuova maxi-casa del sesso legale. L’investimento previsto per realizzare il progetto sarà di quasi 4 milioni di franchi. Lo stabile conterrà 14 stanze fornite di ogni comfort e servizio, un ristorante e un centro benessere. E la massima discrezione, perché la privacy dei clienti sarà la priorità del palazzo da 6 piani a luci rosse. Quello della prostituzione legale è un business diffuso in Svizzera, ma il servizio è rivolto anche agli italiani, infatti la scelta del luogo a pochi minuti di distanza dal confine con il nostro Paese, non è certo casuale. I lavori non sono ancora iniziati, ma si prevede già un importante giro d’affari per la nuova maxi-casa del sesso di via dei Pedroni.

Il Comune di Chiasso dà la licenza di costruzione per la maxi-casa del sesso

Il Corriere della Sera rivela che l’autorizzazione del Comune recita “postribolo” alla voce di destinazione dell’edificio. Il Comune di Chiasso ha dato il via libera alla realizzazione con una licenza di costruzione della validità di 2 anni (rinnovabili), dopo un lungo iter di verifiche durato quasi un anno. La casa del sesso a 5 stelle sarà la terza della zona, tanto che Il Corriere del Ticino parla di vero e proprio “quartiere a luci rosse di Chiasso”. Il progetto l’ha avanzato l’imprenditore Massimo Marchetti, volto noto dell’ambiente. Il piano prevede innanzitutto la demolizione dell’edificio attualmente in piedi, che ospita un centro massaggi. Verrà quindi eretto un palazzo di 6 piani, compreso di parcheggio sotterraneo per garantire maggiore privacy ai visitatori. L’intera realizzazione del progetto avrà un costo di quasi 3 milioni e mezzo di euro.

Tempi di realizzazione incerti, ma c’è ottimismo nell’aria

Per quanto riguarda invece i tempi di realizzazione, c’è più incertezza. In teoria i lavori dovrebbero concludersi entro la fine dell’estate del 2020. In pratica ci vorrà molto probabilmente più tempo. La richiesta infatti, presentata l’agosto scorso, il Comune di Chiasso l’ha approvata a inizio maggio del 2019. L’acquisto dell’edificio da demolire non è inoltre ancora stato ultimato. L’imprenditore Massimo Marchetti e il proprietario dello stabile Stefano Mella si son incontrati più volte, ma non hanno ancora chiuso definitivamente l’accordo. Eppure, sembrano esserci grande ottimismo, idee chiare e nessuna fretta, stando a quanto riporta il Corriere della Sera. La riservatezza massima del cliente sarà alla base di tutto. I servizi offerti saranno totalmente legali. E il nuovo “postribolo” di Chiasso andrà ad ampliare la possibilità tanto degli svizzeri quanto dei turisti di usufruire di questi business sessuali la cui domanda è sempre più in crescita.