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Morgan avvilito dallo sfratto chiede l’intervento della politica

Pubblicato: 01/07/2019 20:58

La casa di Marco Castoldi, in arte Morgan, è stato ufficialmente sfrattato ed ora le chiavi della sua casa sono nelle mani della Polizia. Ormai al cantante resta poco tempo per sgomberare l’immobile.

Tuttavia Morgan non nasconde l’avvilimento in questi giorni, angosciato all’idea che i suoi beni, con il lavoro di una vita, possano andare perduti lo spaventa. Per questo durante Spoleto Arte ha voluto chiedere l’intervento della politica per la sua situazione. Intanto a sostenerlo c’è Vittorio Sgarbi che ha messo a disposizione dell’artista Palazzo Savorelli.

Lo sfogo di Morgan

Morgan si è esibito si all’evento Spoleto Arte dove ha proposto i grandi successi di Sergio Endrigo e Fabrizio De Andrè. Tuttavia il musicista non ha perso l’occasione per dare libero sfogo a tutta sua frustrazione per la situazione difficile che sta vivendo in questi giorni, in cui è costretto a sfrattare in poche tempo la sua casa di Monza messa all’asta.

“In questi giorni la mia casa, che è il centro della mia creatività, sotto assedio, mi è stata tolta, ma non mi interessano le quattro mura” ha cominciato l’artista rivolgendosi al suo pubblico. “Posso dormire anche su una panchina, ma là dentro c’è la mia vita, il mio lavoro, quello che ho fatto negli ultimi 30 anni: le chiavi ce le ha la polizia ed entro tre giorni devo sgomberare“. Infine il suo appello: “Chiedo alla politica di intervenire“.

L’appoggio di Sgarbi

A credere fortemente in lui, nonostante i debiti, c’è il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che per l’appunto riconosce il valore artistico di Morgan. È per questo che si è schierato in sua difesa.

Il potere si misura attraverso l’arte. L’artista è quello sempre vivo, non quello che e’ morto. E mentre è vivo ne è parte integrante, io vedo che Morgan è un bene culturale e lo proteggo perché la sua è una casa d’artista. Il privilegio dell’arte è l’unica cosa che protegge il popolo“.