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Casa degli orrori: il ragazzo aveva un diario con tutti gli abusi subiti dai genitori

Pubblicato: 02/07/2019 11:08

Emergono dettagli inquietanti sugli abusi cui era sottoposto il ragazzino di 11 anni che lo scorso sabato è stato allontanato dalla casa degli orrori in cui era costretto a vivere dai genitori, ad Arzachena, località in provincia di Sassari, sulla Costa Smeralda. A comporre il 112 sarebbe stato proprio il bambino che ha così fatto in modo che i carabinieri della compagnia di Olbia scoprissero le terribili condizioni in cui viveva.

La chiamata al 112 che lo ha salvato dagli abusi

Come riporta, L’Unione Sarda, a telefonare il 112 è stato proprio l’11enne che è stato segregato dai genitori nell’abitazione in cui viveva, una vera propria casa degli orrori. Stando a quanto si apprende, il bambino si sarebbe rivolto agli inquirenti con queste parole: “Pronto? Vi ho chiamato perché volevo parlare con mia zia. I miei sono andati a una festa e mi hanno rinchiuso nella mia cameretta, come fanno di solito“. La telefonata ha spinto i militari dell’Arma ad approfondire con un sopralluogo le condizioni in cui l’11enne si trovava.

Una volta giunti sul posto, la terribile scoperta: il bambino si trovava chiuso dentro una stanza al buio, con la finestra sigillata, senza letto e con un bidone per i bisogni in un angolo. All’interno della camera, i carabinieri hanno anche trovato un tubo lungo 1 metro e mezzo con cui i suoi genitori erano soliti picchiarlo, come ha raccontato il piccolo agli inquirenti.

Si cerca il “diario degli orrori”

Di fronte alle condizioni disumane in cui era costretto a vivere l’11enne, i carabinieri sono intervenuti portando il bambino al sicuro e, infatti, ora si trova in una comunità protetta. I militari dell’arma hanno poi rintracciato i genitori del bambino che si trovavano a cena a casa di amici. Gli inquirenti hanno trasferito nel carcere di Bancali i due genitori dell’11enne accusati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona, a disposizione del pm della Procura di Tempio Pausania.

Si attende ora che il magistrato interroghi la coppia, i parenti e, in generale, quelli che frequentavano i due “genitori aguzzini”. Intanto, gli inquirenti cercano il diario del bambino, dentro quella casa che all’esterno sembrava una villetta come tante altre ma che nascondeva l’orrore. In quel diario, il piccolo annotava tutti i maltrattamenti, gli abusi e le mortificazioni subìte dai genitori, giorno per giorno.

*Immagine in alto: ST FILE

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2019 11:27