Ci sono novità riguardo la spinosa vicenda legale che unisce, dal 2017, il destino di Barbara d’Urso a quello di Selvaggia Lucarelli. Oggi la notizia che, dopo aver vinto la causa, Barbara d’Urso ha perso in Appello contro la giornalista.
La Corte d’Appello ribalta il primo grado
Per la Corte d’Appello, la ragione sta dalla parte di Selvaggia Lucarelli. Per avere chiaro il quadro di cosa sia accaduto quest’oggi è necessario riprendere la vicenda dall’inizio, nel 2017 anche se, in realtà, il fatto chiamato in causa risale al ben lontano 2014. In tempi non recente infatti, Selvaggia Lucarelli si rese artefice di un tweet che mandò su tutte le furie Barbara d’Urso, ai tempi al timone di Invasioni Barbariche.
Barbara d’Urso querela la Lucarelli per diffamazione
Nello specifico, la Lucarelli aveva voluto commentare l’intervista che Barbara d’Urso aveva fatto a Daria Bignardi così scrivendo: “L’applauso del pubblico delle Invasioni Barbariche alla d’Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke“. La d’Urso deglutì a fatica il commento della Lucarelli e decise per questo di chiamarla in causa per diffamazione.
Il primo grado bacchetta la Lucarelli
Nel 2017 avvenne il primo grado di giudizio che si espresse in maniera favorevole alla conduttrice: “Il tweet, l’ultimo di una serie di commenti al vetriolo e sovente di pessimo gusto aveva indotto Barbara d’Urso a sporgere una querela che, dopo le indagini – dichiarava all’Ansa il legale della d’Urso – aveva portato la Lucarelli in giudizio. Barbara d’Urso aveva evidenziato come il commento della Lucarelli fosse gratuitamente offensivo, basato su fatti saldi e manifestamente incontinente, travalicando i limiti della libera manifestazione del pensiero per ledere direttamente l’altrui reputazione“.
La condanna per Selvaggia Lucarelli
Il Tribunale aveva riconosciuto la diffamazione aggravata e per questo motivo aveva decido di condannare Selvaggia Lucarelli a 700 euro di multa più il risarcimento del danno e alla rifusione delle spese legali della d’Urso.
Lucarelli: “Il fatto non costituisce reato“
La Corte d’Appello ha però oggi invertito le carte in tavola, scagionando la Lucarelli dall’accusa. A ridosso della sentenza, la Lucarelli ha voluto così scrivere su Twitter lanciando un affilato affronto alla d’Urso: “ESCLUSIVA MONDIALE. Non farò comunicati stampa come fece la signora per far sapere al mondo che aveva vinto una causa contro di me e che “mi ero rifiutata di scusarmi“”, scrive la Lucarelli su Twitter. E ancora, la parte saliente: “Ma basta un tweet: oggi ho vinto l’appello del processo Barbara d’Urso. “Il fatto non costituisce reato”. Tuttavia, permane nelle mani della d’Urso il potere di fare ricorso contro l’odierna sentenza, in Cassazione.
ESCLUSIVA MONDIALE. Non farò comunicati stampa come fece la signora per far sapere al mondo che aveva vinto una causa contro di me e che “mi ero rifiutata di scusarmi”, ma basta un tweet: oggi ho vinto l’appello del processo Barbara D’Urso. “Il fatto non costituisce reato”.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) July 4, 2019