Vai al contenuto

Migranti, la nave Alex non punta verso Malta, il Viminale: “Provocazione”

Pubblicato: 05/07/2019 23:51

Si trasforma nell’ennesimo braccio di ferro tra ong e governo italiano la nave Alex carica di migranti. Se fino a poco fa si parlava di accordo con Malta, adesso arriva la reazione del Viminale.

Ancora ferma al confine con le acque italiane, la nave che si è fatta carico di 54 migranti ha messo in chiaro che dirigersi verso Malta, l’isola pronta ad accoglierli, è troppo rischioso e ha bisogno di attraccare al porto sicuro più vicino: Lampedusa.

La reazione del Viminale

La Valletta accoglierà i migranti, mentre l’Italia si farà carico di 55 di loro. Questi erano gli accordi proposti fino a che la Mediterranea non ha notificato: “Non possiamo riprendere il mare al largo, con la prima onda i migranti cadrebbero in acqua”.

Il Viminale ha fatto presente la massima collaborazione da parte del governo, ma interpreta queste parole della Ong come una provocazione. Il rifiuto di dirigersi verso Malta viene interpretato come un tentativo di “sottrarsi a qualsiasi forma di controllo“. Una reazione dura, quella del Vaminale che, considera le parole della Ong come un pretesto, congela ulteriormente la situazione.

La risposta della Ong

Dal canto suo la Mediterranea ha risposto a queste considerazioni dichiarando: “Non è vero, nessuna provocazione, ma se non si sblocca la situazione dovremo portare le persone nel porto più vicino” ha dichiarato l’armatore della Alex, Alessandro Metz alla Ong.

Poi prosegue: “La barca non è adeguata per situazioni del genere, siamo in acque internazionali e pronti a dirigerci nel porto più vicino e sicuro. Alex non scappa, battiamo bandiera italiana, è assurda la dichiarazione del Viminale, nessuna provocazione da parte nostra, noi a differenza di altri non scappiamo dai processi“. La situazione resta ancora aperta, tanto che sembra trasformarsi in un nuovo caso Sea Watch .

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2019 10:46