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Torino, dopo 50 anni insieme Gina e Alfredo si spengono la stessa notte

Pubblicato: 09/07/2019 17:10

Dopo 50 anni insieme, neanche la morte è riuscita a separare due coniugi residenti a Rivoli, in provincia di Torino, Gina e Alfredo, che sono morti a distanza di pochi minuti l’uno dall’altra, domenica 7 luglio. Lei non ce l’ha fatta a lasciare andar via suo marito e, nella casa in cui hanno vissuto quasi tutta la loro vita e sono stati felici, davanti agli occhi del figlio Luigi e dei sanitari del 118 arrivati per soccorrere Alfredo che era stato colpito da un attacco di cuore, si è sentita male anche Gina e si è spenta inesorabilmente. A raccontare a Repubblica la storia dei due coniugi, rispettivamente di 73 e 71 anni, è stato il loro figlio, Luigi, rimasto orfano di entrambi i genitori in meno di 24 ore.

Gina e Alfredo insieme per 50 anni

Alfredo Carbone e Genoveffa, ma per tutti Gina, Morelli si erano conosciuti 50 anni fa a Rivoli, dove Alfredo era arrivato all’età di 13 anni da Montemiletto, in provincia di Avellino. Lei era invece originaria di Terranova di Sibari. Si erano sposati quasi subito, dopo appena 8 mesi di fidanzamento e, per il figlio Luigi, questo rappresentava un chiaro segnale: “Se non è amore a prima vista questo“.

Una vita di lavoro, quella di Alfredo, che per anni aveva fatto il netturbino, mentre Gina, dopo aver lavorato quando era ragazza, aveva deciso di dedicarsi alla famiglia facendo la “mamma a tempo pieno“. Il prossimo passo per loro sarebbe stato quello di festeggiare le nozze d’oro, dopo 49 anni di matrimonio. Il loro amore era inossidabile, come racconta Luigi: “Se cercavi mamma, la trovavi sempre a due passi da papà vivevano insieme da così tanto tempo che erano diventati quasi una sola persona, sono una di quelle coppie che la mia generazione invidia e che oggi sono difficili da trovare“.

Morti a distanza di pochi minuti l’uno dall’altra

Erano sempre l’uno accanto all’altra, Gina e Alfredo, anche quando arrivavano le vacanze e lui trascorreva il suo tempo nella polisportiva Pro Collegno Collegnese, dove figura anche il figlio Luigi tra i dirigenti, e che frequentava anche la moglie 71enne, se non faceva molto caldo. Questo, fino a pochi giorni fa, quando nella notte Luigi riceve la telefonata di sua madre Gina che gli chiede di andare a casa loro perché Alfredo stava male.

Luigi va a casa dei suoi e in attesa che arrivi il 118 inizia a praticare al padre che soffriva di cuore un massaggio cardiaco. Dopo che arrivano i sanitari a occuparsi del padre che aveva un infarto in corso, cerca di tranquillizzare sua madre che però appare inconsolabile. Lui racconta così quei terribili momenti: “Le stavo dicendo che doveva stare tranquilla e che sarebbe andato tutto bene quando si è sentita male anche lei. Era una donna intelligente, sapeva che suo marito non ce l’avrebbe fatta e non ha retto“.

Gina si è sentita male, ha avuto un attacco di cuore anche lei, non è riuscita a sopportare la morte del marito avvenuta sotto i suoi occhi, in quella casa in cui avevano costruito insieme la loro famiglia, la loro vita. Rimasto orfano di entrambi i genitori, Luigi ha raccontato che anche i medici gli hanno confermato che a uccidere Gina è stato il dolore causato dalla morte di suo marito, quando si è resa conto che per lui non c’era niente da fare: “Me lo hanno detto anche i medici, è stato un infarto esteso causato dal dolore per la morte di mio padre“. Luigi si consola pensando solo una cosa: “Sono rimasti insieme come hanno sempre voluto vivere“.

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2021 11:22