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Omicidio Manuel Careddu: emessa la condanna contro i 3 maggiorenni

Pubblicato: 12/07/2019 16:34

Dopo le prime due condanne emesse lo scorso 4 luglio contro i due minorenni coinvolti nell’omicidio di Manuel Careddu, 18enne originario di Macomer, in provincia di Nuoro, ritrovato cadavere il 17 ottobre scorso, dopo essere stato ucciso sulle sponde del lago Omodeo l’11 settembre 2018, sono oggi state emesse le condanne contro gli altri imputati maggiorenni coinvolti nell’omicidio. I tre condannati, Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta, avrebbero ucciso il 18enne per un debito di 400 euro.

Le condanne contro i 3 maggiorenni

Il processo contro i 3 imputati maggiorenni dell’omicidio di Manuel Careddu si è svolto con rito abbreviato in un’aula del Tribunale di Oristano. A pronunciare la sentenza di condanna per i reati di omicidio premeditato pluriaggravato, occultamento e soppressione di cadavere è stato il Gup Silvia Palmas.

A Christian Fodde, ritenuto l’esecutore materiale dell’uccisione del ragazzo, è stata inflitta una condanna all’ergastolo, a Riccardo Carta una pena di 30 anni, mentre Matteo Satta è stato condannato a 16 anni e 8 mesi. Stando alla ricostruzione dei fatti compiuta dagli inquirenti e confermata dalle condanne, Christian Fodde è stato identificato come colui che ha compiuto l’omicidio materialmente, il terreno in cui è stato temporaneamente seppellito il corpo di Manuel Careddu era di proprietà della famiglia di Riccardo Carta, mentre Matteo Satta si sarebbe occupato di sbarazzarsi dei telefoni di tutte le persone coinvolte nel massacro creando un alibi per gli imputati.

Movente e condannati per l’uccisione di Manuel Careddu

Per l’omicidio di Manuel Careddu, lo scorso 4 luglio, sono stati condannati dal Tribunale per i minori di Cagliari i due imputati minorenni, la fidanzata di Christian Fodde che, quando è stato compiuto l’omicidio, aveva 16 anni e un altro minorenne che ne aveva 17. Entrambi i minorenni sono stati condannati a 16 anni di reclusione.

Il movente del terribile omicidio di Manuel Careddu, a cui a vario titolo hanno partecipato i 5 giovani condannati, è avvenuto perché la vittima aveva venduto loro dell’hashish e aveva chiesto come pagamento la somma di 400 euro. Tra le altre cose, a inchiodare gli imputati sono state anche alcune intercettazioni. Nell’auto del padre dell’unico condannato all’ergastolo, il 20enne Christian Fodde, era stata piazzata una microspia che ha raccolto le parole del giovane che, rivolgendosi alla fidanzata e parlando dell’omicidio di Manuel Careddu, diceva: “Dovevi vedere come l’ho ridotto“. La vittima era scomparsa 11 settembre 2018 sulle sponde del lago Omodeo e solo il 17 ottobre venne trovato il suo cadavere fatto a pezzi.

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2019 16:45