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Angeli e Demoni: storia dei bambini tornati dai genitori, ma traumatizzati per sempre

Pubblicato: 17/07/2019 15:56

Il Resto del Carlino oggi racconta una storia che, nel quadro generale degli caso degli affidi illeciti, potrebbe essere considerata relativamente “a lieto fine”: i bambini protagonisti di questa storia sono tornati dai loro genitori. È una conclusione che sognano molte delle famiglie vittime coinvolte, eppure una vera felicità non c’è neppure in questo caso: i 3 bambini strappati ai loro genitori nel 2017, protagonisti di questa vicenda, sono tornati dai loro genitori 2 anni dopo, con gravi problemi sul piano psicologico ed emotivo e traumi che potranno essere risolti solo con tempo e fatica.

Non c’erano problemi in famiglia

A raccontare a Il Resto del Carlino la storia di questa famiglia è Stefania Plancher, il legale che segue i genitori nella denuncia contro i servizi sociali. Plancher racconta di una famiglia normale: Non sappiamo perché i Servizi abbiano allontanato i piccoli. Erano nutriti e vestiti normalmente, andavano a scuola, non subivano maltrattamenti o trascuratezza. La famiglia era compatta e aveva già allevato un ragazzo. C’era solo una fragilità caratteriale della madre, seguita dal Csm di Montecchio, ma i suoi problemi erano sotto controllo”. Nessuno, dunque, si era espresso in favore di un allontanamento dei bambini: Gli psichiatri non la ritenevano inidonea al ruolo materno. Inizialmente con i Servizi c’era stata una fase collaborativa e la mamma era aiutata dalla nonna, poi quando questa è morta gli assistenti sociali non hanno cercato un altro sostegno”. 

Eppure, i servizi sociali scrivono una relazione portando alla luce alcuni dettagli che vengono considerati e trattati come fondamentali: “Il maschietto sarebbe stato visto in strada da solo da un vicino, un’altra volta avrebbe avuto una lente degli occhiali incrinata”. I servizi si esprimono valutando l’affidamento, il Tribunale non indaga oltre. I nomi di coloro che curano il caso sono sempre gli stessi: Sara Gilbertini, Sarah Testa, Matteo Mossini. Professionisti attualmente indagati, e collegati ali servizi sociali Val d’Enza e la Onlus Hansel e Gretel.

Tolti anche alla famiglia affidataria

Nel 2017 i bambini vengono affidati a una coppia di affidatari esperti, che si interessa al quadro affettivo dei piccoli e vorrebbe mantenere un legame tra i minori e i loro genitori. La cosa pare ce sia stata però in qualche modo ostacolata: “Collaboravano con i genitori anche se i Servizi li facevano incontrare poco”, spiega Plancher. Oltretutto, la coppia affidataria aveva chiesto aiuto ai servizi sociali ed erano per contro stati denunciati per abusi sessuali.

I bambini si affezionano agli affidatari ma anche questo legame viene spezzato: a fine 2017 i bambini vengono inseriti in una struttura sull’Appennino parmense, soffrendo un nuovo abbandono. Tenere i bambini in casa famiglia costa 117mila euro al giorno: “Quando il Consulente del Giudice ha chiesto ai Servizi di fare un programma di rientro in famiglia impiegando parte del denaro, gli è stato risposto che erano due capitoli di spesa differenti e non era possibile fare uno shift di bilancio”.