Vai al contenuto

Bibbiano, parla Laura Pausini: “Non sentite la voglia di punire queste persone?”

Pubblicato: 19/07/2019 16:34

Oltre alle molte voci di professionisti ed esperti del settore sociale, oltre ai politici e agliopinionxsti, oltre alla gente comune, c’è qualcun altro che ha parlato pubblicamente dell’inchiesta sugli affidi illeciti di Reggio Emilia: Laura Pausini.

La cantante si è espressa sui social con toni molto forti su quella che ormai per l’opinione pubblica è “la vicenda di Bibbiano”: “Sono senza parole, senza fiato, piena di rabbia nei miei pugni, mi sento incazzata fragile impotente”. Quello di Laura Pausini è un vero appello all’azione e al dibattito social: “Scrivete su questi maledetti social che usiamo solo per le cavolate, cosa pensate di queste persone che strappano i figli alle loro famiglie. Non parlo di politica, parlo di umanità, di rispetto, di diritto alla Vita… ecco, se avete letto, ditemi sinceramente …voi non sentite di avere nelle mani degli schiaffi non dati? Non sentite la voglia di urlare? Non sentite la voglia di punire queste persone in maniera molto dura?“.

Nei commenti poi aggiunge: “Non lo faccio ne per farmi insultare ne per farmi dire brava. Qui c’è solo da fare qualcosa subito e da far sapere a tutti coloro che perdono tempo a scrivere cazzate, che c’è una notizia gravissima con cui dobbiamo fare i conti. Ecco chi ha bisogno di sfogarsi, stavolta utilmente, tiri fuori la voce per parlare di questo scandalo”.

Davvero non si sta parlando di Bibbiano?

Capita spesso in questi giorni di incappare nell’opinione (condivisa anche da alcuni politici) che la vicenda degli affidi illeciti non venga trattata in maniera approfondita. Negli ultimi giorni è diventata anche strumento politico per sollevare polemiche di parte in parte: uno degli indagati, Andrea Carletti, è il Sindaco di Bibbiano ed è del Partito Democratico. Il Pd è stato dunque volte accusato di non essersi battuto abbastanza sul tema per via di un coinvolgimento di un componente del Pd stesso. Di recente Nicola Zingaretti è stato portavoce dell’intento dei Dem di querelare Luigi Di Maio, accusandolo di aver accostato in maniera illecita il Pd al caso di Bibbiano, strumentalizzando il dolore di molti a favor dei un gioco politico: “Le dichiarazioni demenziali del Vicepremier Di Maio il quale collega l’identità del Pd alle vicende drammatiche relative all’inchiesta sui minori che coinvolge il comune di Bibbiano, confermano solo il livello di disperazione di un personaggio che ha fallito il suo obiettivo e scarica la sua bile sugli avversari politici”.

Anche Matteo Salvini, nei giorni scorsi, ha insinuato che si parli poco della questione Bibbiano: “Ma perché nessuno ne sta parlando???” ha scritto il Ministro, condividendo un articolo che trattava un presunto caso di affitto illecito.

In realtà, occorre specificare che la vicenda è ancora in fase d’indagini, e che delle decine di attuali indagati nessuno è stato ancora rinviato a giudizio, men che meno condannato in un Tribunale: il che pone i media nella posizione di non potersi accanire sulla posizione di nessuno. Trattandosi inoltre di un tema molto delicato e che molte famiglie e molti minori hanno già vissuto gravissimi traumi, è naturale che la stampa e l’opinione pubblica debba agire in modo molto prudente, né demonizzando gli individui coinvolti né la categoria dei lavoratohrinei servizi sociali.

C’è infatti un intero settore, quello degli aiuti sociali alle famiglie, che rischia di veder rovinato il lavoro di decenni qualora l’informazione venisse gestita in modo approssimativo, nella mera ricerca di vitalità o sensazionalismo: molti dei professionisti del settore lavorano infatti con correttezza e devozione ed è giusto che possano continuare a farlo senza che vi siano pesantissimi pregiudizi su di loro.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure