Santina Adamo aveva 35 anni, era incinta, aveva un figlio e un marito. Incinta di 9 mesi, dalla sua casa di Montalto Uffugo (Cosenza) era andata in villeggiatura a Cetraro, dove si è ritrovata a partorire. nelle ore successive al parto, per, qualcosa è andato storto: la giovane è deceduta in pochissimo tempo a causa di uno shock emorragico, ed ora la Procura sta indagando per capire in che misura la morte della 35enne cosentina.
Per ora sono partiti 6 avvisi di garanzia a dipendenti dell’ospedale che hanno offerto i primi soccorsi, purtroppo inutili, a Santina.
Morta 3 ore dopo il parto
Non è ancora chiara la dinamica dei fatti che hanno portato all’improvvisa morte di Santina Adamo. La donna sarebbe morta verso le 5 di mattina, circa 3 ore dopo aver partorito. Avrebbe chiesto aiuto dopo essersi accorta di avere un’emorragia in atto ma purtroppo in ospedale c’era una sola sacca di sangue del suo gruppo sanguigno, e il centro trasfusionale, situato a Paola, sarebbe stato a 25 chilometri di distanza. le sacche di sangue sarebbero dunque arrivate troppo tardi. Avrebbe anche giocato a sfavore della donna la mancanza di un chirurgo in quel momento all’ospedale.
Da appurare la dinamica dei fatti
Sul corpo della donna è stata effettuata un’autopsia, che ha stabilito che la morte sarebbe avvenuta per shock emorragico, ma va a questo punto compreso se sono state commessi errori nella fase del travaglio, o in generale perché quella notte in ospedale non ci fosse un chirurgo. Il Ministro della Salute Giulia Grillo ha inviato una task force a Cetraro, per andare in fondo alla faccenda. In una nota del ministero leggiamo: “Anche la magistratura ha avviato le sue indagini, ma noi come ministero dobbiamo fare la nostra parte. Lo dobbiamo alla vittima e alla sua famiglia che oggi la piange. Ma lo dobbiamo anche alla Calabria a cui è rivolto il nostro massimo impegno perché torni ad avere una sanità degna di questo nome”.