Sarebbe stata della benzina a causare il sabotaggio del traffico ferroviario avvenuto ieri mattina a Rovezzano e che avrebbe mandato in tilt la circolazione tra Roma e Firenze. Le indagini sull’incendio hanno infatti fatto emergere tracce di liquido infiammabile sul luogo da cui sarebbero divampati i roghi. L’ipotesi che l’incendio fosse doloso era stata avanzata subito dopo i primi rilevamenti.
Roghi dolosi a Rovezzano: i provvedimenti di Rfi
”Rfi sta già potenziando la sorveglianza dei siti strategici, per arrivare a 450 impianti con un investimento complessivo di 200 milioni di euro” ha comunicato Rete ferroviaria italiana. ”È da tempo avviata la verifica per possibili sinergie anche con l’Aeronautica militare per il presidio della rete anche attraverso il pattugliamento con droni e aerei” ha poi aggiunto.
Non si è fatto attendere il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che si è recato a Rovezzano durante il ripristino del normale funzionamento della linea ferroviaria. “Un atto di criminalità che non resterà impunito – ha dichiarato Salvini – L’auspicio è di mettere in galera questi imbecilli che hanno rovinato una giornata di lavoro a decine di migliaia di italiani con il folle presupposto di combattere lo Stato“.
Qui #Rovezzano (Firenze), dove ha preso fuoco la centralina che ha bloccato i treni in mezza Italia.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 22, 2019
Questo atto non resterà impunito: chi ha sbagliato paghi, fino in fondo. pic.twitter.com/9C6vDVgx8X
Incendi treni a Rovezzano, attentato alla sicurezza dei trasporti
Secondo le indagini condotte dalla Digos della Questura di Firenze e dalla Polfer, gli autori dei roghi avrebbero aperto due tombini e appiccato il fuoco alle canaline e alla centralina esterna. Queste azioni avrebbero bloccato la trasmissione dei dati della circolazione dei treni. Per tali ragioni, è stato aperto un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento aggravato. La massima sicurezza dei viaggiatori non è stata comunque compromessa.