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Migrazione, naufragio nel Mediterraneo: almeno 150 morti

Pubblicato: 25/07/2019 20:25

A segnalare il naufragio nel Mediterraneo centrale l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Questo pomeriggio due barconi con a bordo circa 300 persone si sarebbero ribaltati a largo di Al Khoms, città della Tripolitania, a circa 1200 km da Tripoli. Ci sarebbero almeno 150 vittime, mentre sono state soccorse le altre persone a bordo, che sono state riportate in Libia. Si tratta del “più tragico naufragio nel Mediterraneo quest’anno“, come ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i rifugiati.

Naufragio a Largo della Libia: circa 150 le vittime

Due barche che trasportavano migranti in fuga dalla Libia si sono ribaltate, causando un tragico naufragio. I sopravvissuti, circa 145 persone, hanno raccontato che un “grande numero di persone” hanno perso la vita, almeno altre 150. Come riporta l’account Twitter di UNHCR Libya, i naufraghi superstiti sono stati soccorsi e portati in Libia, dove hanno ricevuto cure mediche e assistenza umanitaria da parte dell’UNHCR e dell’IMC, International Medical Corps.

Lo IOM Libya, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, informa che la maggior parte dei superstiti sarebbe di origine eritrea e sudanese. Hanno raccontato che “250 persone erano a bordo prima che (la barca, ndr) si capovolgesse a largo delle coste di Khums, dopo un guasto del motore. Tra questi si teme siano affogati donne e bambini“.

L’appello lanciato dall’UNHCR

L’Alto Commissario Filippo Grandi commenta la notizia facendo un appello: “È appena avvenuto il più tragico naufragio nel Mediterraneo quest’anno. Ripristinare il salvataggio in mare, porre fine alla detenzione di rifugiati e migranti in Libia, aumentare i percorsi sicuri devono avvenire ORA, prima che per molte altre persone disperate sia troppo tardi“.

La richiesta di riaprire i canali di salvataggio per chi tenta la traversata del Mediterraneo è stata ribadita da alcune ong, come Mediterranea Saving Humans. Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency Gino Strada ha commentato: “Queste stragi finiranno sui libri di storia. Noi finiremo sui libri di storia. Ci finiremo come quelli che lasciano affogare la gente, o ci finiremo come quelli che hanno cercato di salvarli. Voi da che parte volete stare?“.