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Jerry Calà dice di non lavorare perché “non odoro di sinistra”: furia della dirigente Pd

Pubblicato: 26/07/2019 17:57

Jerry Calà nell’occhio del ciclone: l’attore, ultimamente, ha fatto in un’intervista alcune affermazioni che avrebbero infastidito alcuni esponenti della sinistra italiana.

L’attore avrebbe infatti detto in un’intervista a Il Giornale che fa fatica a lavorare nel cinema perché “non odora di sinistra”, e questo ha davvero irritato Anna Rita Leonardi, dirigente provinciale del Pd, che ha pubblicato un commento al vetriolo su Twitter.

Una carriera con alti e bassi

Ripercorrendo la sua carriera in un’intervista a Il Giornale, ha anche posto l’accento sul fatto che al momento i nomi andrebbero sempre ai “soliti noti” e darebbe la colpa della scarsità di ruoli per lui alle sue posizioni politiche: Forse perché non odoro di sinistra e non invoglio i registi. Per carità, non è una lamentela, soltanto una amara considerazione”.

Addirittura, Calà ha parlato di sue idee che avrebbero potuto essere usate senza il suo consenso. “Con il grande Dino Manetta si pensava di raccontare una storia che poi ho rivisto molto simile nel film Benvenuti al Sud. All’inizio avevo voglia di fare causa a quella produzione perché c’erano scene realmente uguali, poi ho lasciato perdere”.

La furia di Anna Rita Leonardi

A qualcuno, però, la frase “Non odoro di sinistra e non invoglio i registi” non è piaciuta per niente. È il caso di Anna Rita Leonardi, dirigente provinciale del Partito Democratico, ha scritto in un tweet: “Quella sottospecie di comico fallito di #JerryCala ci dice che il cinema non lo vuole perché ‘non odora di sinistra’. Tranquillizzatelo. Il cinema non lo vuole, semplicemente, perché è un cretino senza talento”.

Si attende una contro risposta da parte dell’attore, che però per ora non è ancora arrivata. Al contempo però è arrivata la reazione, più moderata, di Leonardi alle critiche che sono piovute sul suo profilo: “Ho provveduto a porgere a @JerryCala le scuse per alcune parole “eccessive” che gli ho rivolto. Chi critica deve sempre farlo con misura e quando esagera deve ammetterlo con onestà (anche quando pensa di aver ragione). Lo andrò presto a conoscere e ci stringeremo la mano”.

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