Uomo, attore, partigiano: Raffaele Pisu, importante figura del cinema italiano, è morto all’età di 94 anni. Pisu ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, facendo parte del cast di capolavori come Italiani brava gente e Le conseguenze dell’amore.
Partigiano e attore, una vita-mille vite
Raffaele Pisu nasce nel 1925 con il nome di Guerrino. Se la sua carriera comincia nell’immediato dopoguerra, ma la sua vita supera grandi drammi e rivoluzioni durante la fine del conflitto mondiale, quando come partigiano partecipa alla resistenza. Venne anche catturato dai tedeschi e rimase 15 mesi internato in Germania.
Pisu è approdato nel mondo dello spettacolo mostrando subito di essere un attore eclettico: partecipò a trasmissioni radiofoniche per bambini come Il grillo parlante e lavorò anche in teatro (fu uno dei fondatori de La Soffitta di Bologna).
Attore drammatico e icona del varietà
In televisione affrontò con successo anche ruoli drammatici, come quello in Italiani brava gente, ma non disdegna in varietà: partecipò a successi come Ma che domenica amici, Come quando fuori piove e La Domenica è un’altra cosa.
Non ha quasi mai smesso di recitare: di recente ha lavorato in Nobili Bugie e fu notato da Paolo Sorrentino che lo volle nel film Le Conseguenze dell’Amore, uno dei primi capolavori del noto regista.