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Un nuovo test del sangue potrebbe predire l’Alzheimer con anni d’anticipo

Pubblicato: 04/08/2019 10:17

Una grande scoperta americana potrebbe rivoluzionare la lotta a una delle malattie più diffuse fra gli anziani, ossia l’Alzheimer. I ricercatori dell’Università di Washington a St. Louis (Missouri), infatti, hanno condotto degli intensi studi e son giunti ad un risultato che fa ben sperare per il futuro. Avrebbero sviluppato un metodo attraverso il quale scoprire con un anticipo di diversi anni rispetto ai sintomi chi sarà affetto da Alzheimer, e quando. Attraverso un prelievo del sangue, questo test potrebbe avere un’accuratezza del 94%. Se ciò diventasse la prassi, sarebbe un enorme passo da gigante medico-scientifico. Ma non solo negli USA si conducono questo tipo di ricerche. Anche gli scienziati italiani, infatti, stanno andando nella stessa direzione.

Il test permetterebbe di prevedere con diversi anni d’anticipo l’arrivo dell’Alzheimer

I risultati della ricerca condotta dalla Washington University School of Medicine di St. Louis sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Neurology. Il test va ad individuare l’aumento di concentrazione della proteina beta-amiloide nel sangue, attraverso uno strumento chiamato spettrometria di massa, spiega l’Ansa. Attraverso questa analisi, si scopre l’accumulo della beta-amiloide nel cervello. Conducendo diversi test, gli scienziati hanno scoperto che in soggetti over 65, nel cui Dna è presente il “gene” APOE4, noto per moltiplicare il rischio di Alzheimer fino a 5 volte, il test del sangue da loro sperimentato è accurato al 94%. Tuttavia, ancora oggi non esistono metodi efficaci per arrestare la malattia, ma prevedere il suo arrivo con largo anticipo potrebbe dare un grande aiuto.

Per ora gli esami sono lunghi e costosi, ma le cose potrebbero cambiare con questa scoperta

La malattia di Alzheimer al momento causa non pochi problemi, perché quando si presentano i sintomi, in realtà il morbo e i suoi processi neurodegenerativi sono già avviati da tempo. Inoltre, gli esami attualmente in uso per i pazienti a rischio Alzheimer (PET) sono costosi e difficili. Perciò la possibilità di avere un test del sangue, economico, semplice e rapido, potrebbe essere una vera manna dal cielo. Come riporta l’Agi, uno degli scienziati autori della ricerca, Randall Bateman, afferma: “Al momento gli screening prevedono esami di diagnostica per immagini costosi e lunghi. Impieghiamo anni per cercare volontari e analizzarli. Ma con un prelievo del sangue, potremmo esaminare migliaia di persone ogni mese. Ciò vuol dire che riusciremmo a trovare volontari più velocemente, e ad arrivare presto a individuare cure più specifiche, risparmiando soldi e sofferenze a chi è affetto dal morbo”.

Ultimo Aggiornamento: 08/08/2019 15:02