Ad anni dalla sentenza di Cassazione che ha definitivamente condannato all’ergastolo, l’avvocato di Sabrina Misseri e Cosima Serrano è pronto a ribadire l’innocenza delle sue clienti. Nonostante 3 gradi di giudizio abbiano infatti confermato la colpevolezza di madre e figlia, per l’avvocato Franco Coppi il vero colpevole sarebbe Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi e primo reo confesso (poi ritrattante) di questa vicenda giudiziaria.
Un tormento che non si quieta
Da anni, Franco Coppi è tormentato da quello che è successo a Sabrina e Cosima Misseri. Lo racconta a Il Foglio: “Ho la certezza assoluta della loro innocenza sarei pronto a giocarmi qualunque cosa. Non essere riuscito a dimostrarlo ha rovinato la mia vita di avvocato”.
Ad aver sconvolto l’avvocato Coppi è soprattutto il caso di Sabrina: “Noi difensori non possiamo pretendere di vincere tutti i processi, non deteniamo il monopolio della verità e certe vicende si prestano a molteplici letture, d’accordo, ma nel caso di Sabrina Misseri no”. Secondo il legale c’erano prove evidenti del fatto che Michele Misseri avesse ucciso Sarah: “Le prove della sua innocenza e della colpevolezza del padre reo confesso erano talmente schiaccianti che non riesco a capacitarmi di questo fallimento, il ricorso per Cassazione mi ha procurato una delusione insanabile”.
Per Coppi, con Sabrina Misseri la giustizia avrebbe fallito su tutta la linea: “Questa ragazza sta in carcere da dieci anni: per me è un tormento”.
Possibile revisione processuale
Una novità potrebbe però arrivare in un prossimo futuro. Qualche tempo fa a Pomeriggio 5 era stata data la notizia secondo la quale la Corte di Strasburgo (Corte Europea per i diritti umani) avrebbe giudicato ammissibile il ricorso fatto dagli avvocati delle due donne: “Attendiamo di conoscere l’esito, i tempi non sono brevi. Poi non ci resterà che sperare nella revisione del processo: ci potrebbe essere qualcosa da rivedere nei tre gradi di giudizio”.
Se così fosse tutto potrebbe essere rimesso in gioco e si potrebbe addirittura arrivare alla scarcerazione delle due donne.