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Carabiniere ucciso, gli americani avrebbero intuito che Brugiatelli non era solo

Pubblicato: 07/08/2019 15:10

Si passano al vaglio molte ipotesi su quelle 4 telefonate tra Sergio Brugiatelli e Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, che hanno preceduto l’omicidio di Mario Cerciello Rega. Ieri, gli inquirenti hanno effettuato un sopralluogo nella stanza dell’Hotel Le Meridien, dove alloggiavano i due giovani statunitensi, trovando tracce di sangue e impronte che si troverebbero attualmente in fase di analisi. I legali di Finnegan Lee Elder, esecutore materiale dell’omicidio del vicebrigadiere, hanno richiesto i video dei sistemi di sorveglianza acquisiti dalla Procura che documenterebbero l’assassinio.

Le telefonate tra Brugiatelli e i due americani

Due delle 4 telefonate tra Sergio Brugiatelli e Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth sono avvenute proprio in presenza del carabiniere ucciso e del suo collega Andrea Varriale.

Proprio nel corso di queste due telefonate, Natale Hjorth avrebbe iniziato a sospettare che Brugiatelli non fosse solo e che non si sarebbe presentato da solo neanche all’appuntamento stabilito nelle 2 telefonate precedenti (quelle su cui c’è ancora molto da chiarire, perché non avvenute davanti a carabinieri) per riavere il suo zaino. Per questo motivo, pare che Natale volesse far saltare l’incontro, anche se poi Brugiatelli lo avrebbe convinto a incontrarsi.

Come riporta Il Messaggero, il timore che potesse esserci qualcun’altro all’incontro con Brugiatelli sembra aver spinto Elder Lee a portare con sé la baionetta con cui poi avrebbe colpito il carabiniere ucciso, come ha spiegato agli inquirenti: “Quando il mio amico mi ha detto che lo dovevamo incontrare, io ho preso il coltello“. Si attende la ricostruzione degli inquirenti sulle 4 telefonate che in totale ci sarebbero state tra Brugiatelli e gli americani per comprendere a fondo la dinamica dei fatti che hanno preceduto l’uccisione di Mario Cerciello Rega.

Le tracce di sangue nella stanza dei due americani

Ieri, i carabinieri del Ris hanno effettuato un sopralluogo nella stanza in cui alloggiavano i due americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth. Nel controsoffitto di quella camera gli inquirenti avevano trovato la baionetta con cui Elder Lee ha ucciso Mario Cerciello Rega.

Ieri, sono state rilevate le impronte su quel controsoffitto che adesso sono in fase di analisi da parte degli inquirenti. Oltre alla rilevazione delle impronte, sono state trovate tracce di sangue nella stanza d’albergo in cui alloggiavano i due statunitensi. L’esame delle tracce ematiche dovrebbe portare a capire se siano compatibili con il sangue del carabiniere ucciso.

La difesa chiede i video dell’aggressione

La difesa di Finnegan Lee Elder ha richiesto di acquisire i video delle telecamere di sorveglianza presenti in Via Giuseppe Gioacchino Belli in cui sarebbe immortalata l’aggressione dei due americani e l’omicidio di Mario Cerciello Rega.

L’avvocato di Finnegan Lee Elder, Roberto Capra ha dichiarato: “Abbiamo presentato una richiesta ufficiale e l’ha voluta sottoscrivere Elder per l’acquisizione di tutti i video della zona, perché noi crediamo che attraverso i video possa essere fatta chiarezza su cosa sia effettivamente accaduto“. Rispetto alla presenza dei video l’avvocato spiega “abbiamo chiesto che si faccia chiarezza perché sono uscite una serie di indicazioni contrastanti sulla presenza o meno dei video. Video della banca e della farmacia“.

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2019 15:25