Vai al contenuto

Paolo Antonacci: “Ho scritto canzoni e pubblicavo di nascosto, anche da papà”

Pubblicato: 08/08/2019 15:44

Figlio di Biagio Antonacci e Marianna Morandi, a soli 24 anni Paolo Antonacci è già un autore affermato, tanto da vantare importanti collaborazioni con artisti dal calibro di Alessandra Amoroso, Nek, Irama ed Eros Ramazzotti.

Paolo Antonacci e il suo piano B

In un’intervista rilasciata a Il Giornale.it, Paolo Antonacci, laureato in Scienze della Comunicazione, ha ammesso che nella musica nulla è scontato e che non è sufficiente avere talento ed ambizione per lavorare in questo ambito, motivo per cui è importante avere un “piano B“.

Nel suo caso si tratta appunto della sua laurea che oltre a rivelarsi una valida soluzione alternativa, si presenta anche come il modo giusto per “rafforzare il piano A”. La cultura d’altronde, afferma Paolo Antonacci , “fa bene e aiuta a esplorare altri mondi. Io credo sia impossibile svegliarsi alla mattina e pensare alla musica, quando invece è l’ultimo approdo dell’artista perché prima è fondamentale avere un background di conoscenza e di esperienza. Studiare aiuta e stimola la creatività. Così come anche avere le regole, che apprendi anche all’Università“.

Cresciuto negli ambienti di papà Biagio

Cresciuto nello studio di registrazione, dove il padre incideva i suoi dischi, Paolo Antonacci, nipote di Gianni Morandi, ha imparato nel corso degli anni ad amare la musica, tanto da chiedersi fin da piccolo se gli sarebbe piaciuto far parte di questo mondo. “Dai 13 anni fino ai 18 ho scritto canzoni e li pubblicavo su Youtube ed era una cosa che facevo di nascosto, anche da mio padre“, ha ammesso il giovane autore. Proprio con suo padre Biagio, infatti, si è spesso confrontato, “ma non avevo il coraggio di dirgli che pubblicavo i pezzi. Era più una cosa tra amici, incidevo in cantina e pubblicavo sul web“.

L’amore per la musica del giovane autore

Figlio e nipote d’arte, Paolo Antonacci ha sempre avuto il desiderio di cantare ed incidere un suo disco, ma allo stesso tempo ha sempre pensato a chi gli “avrebbe puntato il dito perché ‘figlio d’arte’“.

Un giorno però, finalmente, è arrivato il momento di svolta e su consiglio di Placido Salamone ha deciso di iniziare a fare l’autore, facendo quindi cantare le sue canzoni ad altri artisti. Un nuovo modo, quindi, per Paolo Antonacci di vedere la musica, tanto da decidere “di mettere a disposizione le mie parole e il talento, non mettendo davanti il mio cognome“.

Un modo diverso, rispetto a papà e nonno, di vivere la musica ma che gli ha già permesso di vivere delle belle esperienze. Tra queste la partecipazione di un suo brano a Sanremo Big con Nek e Luca Chiaravalli con Mi farò trovare pronto e la direzione artistica del disco di Alvis, giovane trapper di Amici 18.

*immagine in alto: Paolo Antonacci. Fonte/Instagram Paolo Antonacci (dimensioni modificate)