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Medici usavano il proprio sperma per fecondare le pazienti: scoperti oltre 20 casi

Pubblicato: 23/08/2019 10:33

Un nuovo scandalo sulle donazioni di sperma arriva dagli Stati Uniti d’America. Le future mamme sceglievano, tra molte provette, quello che preferivano, ma, a loro insaputa, i medici usavano il proprio. Molte persone hanno scoperto attraverso test del DNA che i loro padri biologici erano proprio quei dottori che avevano seguito le madri in un percorso così complesso.

I test del DNA e la scoperta agghiacciante

Una delle tante storie riportate dall’inchiesta del New York Times, pubblicata il 21 agosto, è quella di Eve Wiley e di sua madre Margo Williams di Nacogdoches, in Texas. All’età di 16 anni, Eve ha saputo dai propri genitori di essere stata concepita grazie all’inseminazione artificiale. La madre si era rivolta al dottor Kim McMorries poiché il marito era sterile. McMorries individuò per la donna un donatore in una banca del seme in California, così 32 anni fa nacque la signora Wiley, oggi madre casalinga a Dallas. Tra il 2017 e il 2018 decine di americani si sono sottoposti al test del DNA fai-da-te. In questo modo Eve ha scoperto la terribile verità: suo padre biologico non era un donatore della California, bensì era proprio il dottor McMorries. La rivelazione è stata scioccante per la signora Wiley che sta provando adesso a conviverci.

Più di 20 casi scoperti con il test del DNA fai-da-te

Con l’avvento dei test del DNA fai-da-te, hanno iniziato a emergere decine di casi in cui gli specialisti della fertilità, decenni fa, hanno usato segretamente il loro sperma. Jody Madeira, professore di legge presso l’Università dell’Indiana, ne sta seguendo più di 20, negli USA e all’estero. Si sono verificati in una dozzina di stati, tra cui Connecticut, Vermont, Idaho, Utah e Nevada, oltre che in Inghilterra, Sudafrica, Germania e Paesi Bassi.

Vecchi casi in cui i donatori di sperma erano i medici della fertilità

Con lo sperma del Dr. Jan Karbaat, secondo la Dutch Donor Child Foundation, sono nati 56 bambini da donne che hanno visitato la sua clinica vicino Rotterdam. Le autorità olandesi hanno chiuso la struttura nel 2009 e lui è morto nel 2017 all’età di 89 anni. J.P. Vandervoodt, un avvocato della città olandese ha detto: “Trent’anni fa, le persone guardavano le cose in modo molto diverso, il Dr. Karbaat avrebbe potuto essere un donatore anonimo, non lo sappiamo. Al tempo non esisteva un sistema di registrazione“. Nel giugno scorso un altro specialista della fertilità, Norman Barwin, 80 anni, è finito sotto accusa a Ottawa, in Canada. A Indianapolis, il dottor Donald Cline, tra gli anni ’70 e ’80 ha fecondato circa 30 donne. Sulla base dei test del DNA, 61 persone hanno sostenuto che Cline fosse il loro padre biologico. Nel 2009, il medico si è dichiarato colpevole, rinunciando alla propria licenza, e gli è stata comminata una pena sospesa di un anno. I pubblici ministeri hanno affermato di non aver potuto premere per una pena più severa per una semplice ragione: in Indiana, come nella maggior parte degli stati, non c’erano leggi che proibivano questa condotta.

Le leggi contro le frodi sulla fertilità

A seguito dei molti episodi registrati in USA e proprio a causa della mancanza di leggi si è agito in tal senso. Di recente, infatti, tre stati hanno approvato delle leggi che criminalizzano questa condotta, definita come una forma di violenza sessuale. L’Indiana ha dato il diritto alle vittime di poter denunciare i medici per tale condotta e ha reso l’uso sbagliato dello sperma un reato. Anche in Texas è stata approvata una legge contro le frodi sulla fertilità che va oltre quella dell’Indiana e della California. Si applica quando un operatore sanitario utilizza il proprio sperma o lo sperma di un donatore diverso da quello selezionato dal paziente; la legge identifica tale azione come un’aggressione sessuale e il colpevole viene registrato come molestatore.