Essere vegetariani è diventato obbligatorio e il divieto di non mangiare carne adesso è legge. Siamo in Palitana, una città indiana. Precisamente essa si trova nel Gujarat, stato a nord-ovest dell’India. La zona è riconosciuta come un centro nevralgico per la cultura e per l’economia del paese.
In particolare, tutta la regione presenta elementi risalenti alla cultura indo-saraswati (uno dei frangenti dell’induismo) e influenze arabe, persiane e della cultura Moghul. La zona è anche famosa per aver dato i natali a Ghandi. In questo contesto sorge Palitana, una città che ha deciso di mettere in atto una rivoluzione nello stile di vita delle persone. Il divieto di mangiare e vendere carne s’inserisce nell’idea principe della città di praticare la non violenza verso qualsiasi forma di vita.
La vittoria del movimento Giainista
La città è la roccaforte della religione Giainista, una delle più antiche del mondo. La religione pratica la non violenza verso qualsiasi forma di vita sia animale sia vegetale. In tutto il territorio indiano, il movimento conta più di 5 milioni di seguaci e questa città ne rappresenta il punto nevralgico.
Il rispetto attivo verso ogni forma di vita nella religione giainista si chiama Ahimsa e considera ogni forma di vita sacra. Il precetto viene rispettato non solo con pensieri, parole e azioni ma anche con una stretta e rigorosa dieta. La decisione del governo di bandire la carne è, quindi, frutto di una protesta del movimento. Infatti, un gruppo di 200 monaci Jian in segno di protesta contro il sistema hanno portato avanti lo sciopero della fame con la promessa di non fermarsi fino a quando non si fosse posto fine a questa violenza. La richiesta dei monaci vinse e dal 2014 la produzione, la vendita e il consumo di carne e pesce sono banditi.
Una proposta che non accontenta tutti
Non tutti sono d’accordo con la decisione di bandire carne e pesce per legge. In particolare, la comunità mussulmana che sul totale dei 64mila mila abitanti rappresenta il 25% la considera una violazione dei diritti. La questione e la protesta è, anche, stata sottoposta al vaglio dell’Alta Corte locale che alla fine ha deliberato Palitana meat-free zone (città senza carne).
La decisione della città, al di là delle proteste, è una rivoluzione e rappresenta una sorta di lotta allo sfruttamento e all’inquinamento. La produzione di carne e pesce rappresenta, da sempre, una delle principali fonti di inquinamento. Inoltre, potrebbe rappresentare un primo test per valutare i risultati di una dieta vegetariana su larga scala.
Immagine in alto: città di Palitana, fonte Wikipedia