Vai al contenuto

L’inesorabile tramonto del Titanic: un deterioramento senza fine

Pubblicato: 26/08/2019 19:02

Il deterioramento del Titanic sembra oramai a un punto critico. Sono passati 107 anni dalla notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 quando il famoso transatlantico si è inabissato nelle gelide acque dell’oceano Atlantico. Il suo naufragio ha causato la morte di più di 1500 persone su un equipaggio di circa 2200 persone. Il relitto è diventato ancora più celebre ed entrato nell’immaginario collettivo con il film di Cameron del 1997 Titanic con Leonardo di Caprio e Kate Winslet. Oggi però lo stato di salute di salute del Titanic, controllato l’ultima volta 14 anni fa, versa in condizioni pessime.

Il deterioramento dei resti della nave è scioccante

Sale, batteri e le correnti stanno avendo la meglio sul relitto. I resti dell’imbarcazione giacciono a circa 4mila metri di profondità con acque alla temperatura di circa un grado che stanno contribuendo a sgretolare ciò che rimane della struttura. Il deterioramento più impressionante è stato registrato nelle stanze degli ufficiali che rappresentavano la parte più affascinante. Il declino sembra inesorabile e non si vede alcuna possibile e realistica soluzione. Secondo lo storico del Titanic, Park Stephenson, come riporta Ansa: Il deterioramento dei resti della nave è scioccante e continuerà ad avanzare. La vasca del Capitano, una delle immagini preferite tra gli appassionati è scomparsa”.

Un documentario per l’ultimo saluto

Le nuove immagini del relitto arrivano da una missione organizzata dall’Atlantic Productions che ha girato un documentario in 4k. Il lavoro non è stato per nulla facile ed è stato compiuto con 5 immersioni in 8 giorni: il relitto è stato raggiunto grazie all’ausilio del minisommergibile The Triton 36000/2.

Il lavoro consentirà di visualizzare le immagini con la realtà aumentata e di costatare direttamente le condizioni stesse di conservazione. Le prospettive non sono delle migliori e rappresenta una grande fonte di tristezza assistere al declino di un elemento così vivo nella cultura odierna e dal grande valore storico e affettivo.