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Lago d’Iseo: sub segnalano auto con cadavere a 80 metri di profondità

Pubblicato: 28/08/2019 23:16

Una vicenda che ha tutte gli elementi per diventare un giallo; un lago, un’auto e un cadavere. Questo quanto raccontato da alcuni sub alle forze dell’ordine a seguito di un’immersione nel lago d’Iseo.

Secondo i due sommozzatori, a circa 80 metri di profondità a largo di Tavernola ci sarebbe un’auto con dentro un cadavere.

Cadavere in fondo al lago

Accade a Tavernola, cittadina sul lago d’Iseo. Nella mattina di mercoledì due sub hanno segnalato ai carabinieri la presenza di un’auto a 80 metri di profondità. Fin qui nulla di strano se non che dentro la vettura ci sarebbe un cadavere in avanzato stato di decomposizione. A seguito della segnalazione sono state attivate immediatamente le operazioni di recupero perpetuate dai carabinieri di Tavernola e Iseo insieme ai volontari del Soccorso Sebino di Pisogne.

Le ricerche sono state avviate intorno alle 11 e sono andate avanti fino alle 15,30 senza alcun esito. In arrivo nei prossimi giorni i militari del centro subacquei dei carabinieri di Genova.

Indagini in corso

Al momento le forze dell’ordine stanno cercando di chiarire la situazione, potrebbe anche essersi trattato di un abbaglio preso dai sub che hanno scambiato chissà che materiale per un’auto. Secondo la segnalazione, riferiscono le testate locali, i due sub vedendo l’auto e i resti umani hanno preferito non avvicinarsi e segnalare quanto visto.

Le prime ricerche sono state effettuate con un sommergibile robotico che è arrivato a circa 100 metri di profondità. La Procura rappresentata dal pm Giancarlo Mancusi sta aspettando riscontri concreti prima di procedere. Le ricerche procederanno nei prossimi giorni, quando sarà mappata tutta la zona nord di Tavernola.

Forse un caso di narcosi da azoto

Non è detto però che i due sub passano davvero aver visto l’auto in questione, potrebbe il loro essere stato un caso di narcosi da azoto, ovvero una sindrome detta anche ebbrezza da alti fondali. Il fenomeno si verifica durante le immersioni che superano i 30 metri di profondità provocando sintomi simili all’eccesso di alcool passando dall’euforia a una mente che si offusca del tutto.

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