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Vasco Rossi le canta ai 5stelle: “Non toccate le mie canzoni”

Pubblicato: 02/09/2019 22:23

Si dissocia, lapidario, Vasco Rossi dall’utilizzo delle sue canzoni per “scopi politici”. È quanto sta accadendo in queste ore sui social, dove il rocker di Zocca si è opposto al grido di “C’è chi dice no” dei 5stelle (in realtà di uno in particolare, Gianluigi Paragone) all’accordo con il PD. Mentre si attende il responso del popolo pentastellato sulla piattaforma Rousseau, il Blasco punta i piedi: “Giù le mani dalle mie canzoni“.

Vasco Rossi contro i politici: “C’è chi dice no lo dico io”

Si sa, la retorica politica va spesso ad attingere a detti e proverbi della cultura popolare. Ma attinge anche dalle canzoni. Questa volta però, una delle icone della musica italiana, Vasco Rossi, non ci sta e lo esprime a gran voce sul suo profilo Instagram da più di un milione di follower.

C’è chi dice no lo dico io – scrive il cantante – i politici devono mettere giù le mani dalle mie canzoni ! Che imparino a usare parole originali loro e a non strumentalizzare la musica!“. Una rivendicazione vera e propria del diritto d’autore ma anche una dissociazione politica: “C’è chi usa le mie canzoni per le sue campagne politiche e di opinione – si legge nella didascalia che accompagna una foto di se stesso dall’espressione decisamente corrucciata – voglio sia chiaro che io non autorizzo nessuno a farlo e per quello che mi è possibile cerco di impedirlo..! tanto meno si può pensare che io sia d’accordo con le opinioni di chi usa le mia musica per chiarire le sue idee confuse“.

Vasco Rossi, è replica a Gianluigi Paragone?

Da cosa nasce la reazione di Vasco Rossi? Con tutta probabilità dal video su Facebook di Gianluigi Paragone, giornalista e senatore del Movimento5Stelle, che giusto alcune ore fa si era espresso, citando proprio la celebre canzone del rocker, contro l’accordo tra 5stelle e PD. “C’è chi dice no, io non ci sto con questo partito ipocrita, che è il PD. E infatti sulla piattaforma Rousseau voterò no. Sentilo come urla” dice Paragone. Alla fine, a cantargliele è stato solo Vasco.