Marisa Sacchetto, ex cantante famosa negli anni ’70 e ’80, è stata negli scorsi anni vittima di malasanità. La vicenda che l’ha vista protagonista riguarda una diagnosi sbagliata per un tumore che lei in realtà non aveva. Sottopostasi ad una pesante ed invasiva chemioterapia, ne è uscita debilitata e distrutta, secondo quanto ha raccontato la cantante padovana. La donna, oggi 65enne, ha avuto ripercussioni fisiche e psicologiche non indifferenti, per questo ha scelto di passare per le vie legali e denunciare.
La diagnosi sbagliata e la pesante chemio
Marisa Sacchetto divenne famosa grazie alle sue partecipazioni a Canzonissima, a Senza rete e al Festival di Sanremo. L’ex cantante di Padova, oggi 65enne e residente a Piove di Sacco (Padova), ha quindi denunciato la Ulss 6 Euganea, dove le avrebbero fatto la diagnosi errata nel 2015. Così, la Sacchetto iniziò quello che ha definito “un inutile e deleterio ciclo di chemioterapia”, scrive il Messaggero. Nel 2017, la donna fece analizzare la biopsia ad un altro medico e questi scoprì che non aveva alcun tumore, e la diagnosi precedente era sbagliata. A quel punto ha deciso di passare per le vie legali e cercare giustizia.
Il messaggio di solidarietà dell’azienda
Il pubblico ministero Marco Brusegan, scrive Tgcom24, ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime derivate da colpa medica nei confronti dell’ex musicista. Al momento però non c’è alcun indagato. L’azienda ospedaliera ha comunque espresso la sua solidarietà a Marisa Sacchetto e massima collaborazione con la giustizia. Nel mentre, la procura attende l’esito della consulenza del medico legale incaricato. Repubblica riporta inoltre una nota rilasciata dall’Ulss 6 Euganea. Si legge che l’azienda nutre il “massimo rispetto del lavoro dell’Autorità giudiziaria, alla quale l’Unità sociosanitaria locale ha da tempo fornito, per quanto di sua competenza, tutte le informazioni utili a chiarire lo svolgimento dei fatti. L’Ulss 6 esprime vicinanza umana alla signora Sacchetto e conferma la sua piena fiducia nell’attività degli inquirenti”.