Vai al contenuto

Cuginetti travolti dal Suv a Ragusa, il padre di Alessio: “Ha fatto a pezzi i bambini”

Pubblicato: 12/09/2019 11:47

Lo straziante sfogo dei genitori di Alessio, uno dei cuginetti travolti dal Suv a Vittoria (Ragusa) lo scorso 11 luglio ed entrambi uccisi, è arrivato dal salotto di Pomeriggio 5, in un collegamento che ha portato alla luce l’entità di un orrore senza precedenti. Il padre del bimbo ha assistito al dramma e ha descritto l’istantanea che gli resterà per sempre impressa nella mente: “Ha fatto a pezzi i bambini. Il conducente, Rosario Greco, è risultato positivo a droga e alcol e si trova in carcere.

Lo sfogo del padre di Alessio D’Antonio

Sono trascorsi 2 mesi dalla tragica notte di Vittoria, in provincia di Ragusa, quando un Suv ha travolto i cuginetti Alessio e Simone D’Antonio finendo per ucciderli.

Era l’11 luglio e da allora sono emersi nuovi elementi a carico dell’indagato, Rosario Greco, conducente del veicolo risultato positivo ad alcol e droga e attualmente in carcere.

I genitori del piccolo Alessio sono stati ospiti di Barbara d’Urso, in collegamento con Pomeriggio 5, per raccontare il loro dramma. Le loro parole si focalizzano sulla necessità di pene severe, e il loro volto è la sintesi di una tragedia impossibile da metabolizzare.

Alessandro D’Antonio ha rivolto il suo appello davanti a milioni di italiani: “Chiediamo giustizia. Una persona drogata e ubriaca non può salire in macchina e arrivare nella stradina a oltre cento chilometri all’ora“.

Il papà ha assistito alla tragedia

È stato proprio il papà di Alessio ad assistere impotente alla tragedia: “Ha ucciso mio nipote e mio figlio davanti ai miei occhi, ha fatto i bambini a pezzi e quello che ho visto io non potrò mai dimenticarlo. Chiediamo che cambino le leggi e spero che le istituzioni ci aiutino“.

Per Rosario Greco i guai non sono finiti: su di lui pende anche l’accusa di tentato omicidio per un fatto di sangue che risale al 15 giugno scorso. Secondo gli inquirenti, avrebbe accoltellato un uomo davanti a un camioncino di panini per uno sguardo che lo avrebbe infastidito.