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Nicholas Green, il papà a 25 anni dalla morte: “In Italia, le donazioni sono triplicate”

Pubblicato: 17/09/2019 17:05

A distanza di tempo dall’ultima, arriva una nuova lettera aperta che ha voluto scrivere Reginald Green, il padre del piccolo Nicholas Green, il bambino di appena 7 anni vittima di un omicidio nel 1994 quando l’auto a bordo della quale viaggiava venne scambiata per quella di un gioielliere da alcuni rapinatori che lo assaltarono. I genitori di Nicholas, morto pochi giorni dopo l’incidente, decisero di donare gli organi del piccolo: un gesto che all’epoca, in Italia, fece scalpore. La nuova missiva, riportata da Il Lametino.it, anticipa numerosi eventi in loco a cui presenzieranno i genitori del piccolo Nicholas.

Una nuova lettera aperta

Donare gli organi in Italia agli inizi degli anni ’90 ancora non era così tanto contemplato ma il gesto dei genitori del piccolo Nicholas aprì uno spiraglio divenendo data storica. Il prossimo primo ottobre saranno trascorsi 25 anni esatti dal giorno della morte del piccolo Nicholas, un drammatico anniversario per la famiglia che da quella data, notando con stupore che valenza avesse avuto decidere di donare gli organi del figlio in un Paese in cui donare gli organi risultava essere un’opzione marginale, non ha più smesso di dedicare attenzione al tema trasformando la propria triste storia personale nella propria battaglia.

A 25 anni dal giorno in cui Nicholas perse la vita ma in cui anche e proprio grazie a Nicholas altre 7 persone continuarono a vivere, tra cui 4 adolescenti, il padre Reginald ha voluto scrivere una lettera. Una nuova lettera aperta che riecheggia i versi di quella che Reginald Green scrisse 25 anni fa quando volle ringraziare il popolo italiano per la loro imponente esplosione di supporto verso la nostra famiglia. Adesso, tornato da poco dalla mia più recente visita in Italia – scriveva Reginald nel 2017 – scrivo un’altra lettera all’Italia per registrare un evento ugualmente senza precedenti: la prosecuzione di quell’emozione dopo tutti questi anni. Dovrei ormai essermi abituato a questa cosa, ma in molti modi, ciò è ancor più sorprendente dell’iniziale impennata“.

L’effetto Nicholas

Come sottolinea Green, l’Effetto Nicholas ha provocato l’innalzamento dei tassi della donazione in Italia e oggi, a poco meno di qualche settimana dal 25esimo anniversario ne sottolinea la valenza: “Venticinque anni dopo, in cinque sono ancora vivi e ne incontrerò tre. Migliaia di persone che sarebbero morte sono invece vive: è conosciuto nel mondo come ‘L’Effetto Nicholas“. In Italia, come spiega Green, da quella triste data sono aumentati a dismisura, triplicati in 10 anni: “Mia moglie Maggie ed io donammo organi e cornee di nostro figlio che andarono a 5 malati italiani molto gravi (4 dei quali adolescenti), alcuni quasi in punto di morte e altri 2 adulti che stavano diventando ciechi. 25 anni dopo, 5 dei 7 riceventi sono ancora vivi“.

*immagine in evidenza: Nicholas Green. Fonte/Facebook Nicholas Green Foundation

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2019 17:06