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Salvato Sozzani, deputato di FI indagato per corruzione: scivola la maggioranza

Pubblicato: 18/09/2019 19:49

Il primo vero contrasto tra le forze che reggono il governo Conte bis si è verificato sul voto di oggi alla Camera. All’ordine del giorno l’autorizzazione a procedere con gli arresti domiciliari per Diego Sozzani, il forzista indagato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. I magistrati milanesi si sono visti rifiutare la misura cautelare per il voto di una cinquantina di franchi tiratori, posizionate nelle fila dei dem e della nuova creatura politica di Renzi.

Rifiutati gli arresti domiciliari per Sozzani (FI)

Diego Sozzani, piemontese e deputato di Forza Italia, è uno degli indagati per la maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano, con le accuse di corruzione e finanziamento illecito. I magistrati avevano richiesto già a luglio l’autorizzazione ad applicare gli arresti domiciliari, per cui la Giunta aveva dato l’ok. Oggi, con un voto a scrutinio segreto, con 309 contrari, 235 a favore e un astenuto, la Camera ha negato l’applicazione della misura cautelare.

Sozzani è accusato di aver ricevuto 10mila euro da un imprenditore ora in carcere, Daniele D’Alfonso, durante le elezioni del 2018. Altri illeciti sarebbero stati individuati dai togati nelle intercettazioni tramite trojan, a cui però la Camera ha negato l’autorizzazione all’utilizzo.

Si spezza il voto del governo: caccia ai franchi tiratori

Una prima battuta d’arresto per il governo: mentre il Movimento 5 Stelle avrebbe votato compatto per l’autorizzazione a procedere, una parte del PD e di Italia Viva ha espresso parere contrario. Una “gaffe” istituzionale che sembra toccare un nervo scoperto del nuovo esecutivo, che torna a dolere nel segreto dell’urna.

Le indicazioni dei capigruppo delle forze che sostengono la maggioranza erano per concedere gli arresti domiciliari, ma il PD era contrario all’uso delle intercettazioni. Circa 50 dei deputati hanno votato insieme a Forza Italia, Lega e FdI, “rompendo” così l’asse della maggioranza.

Le reazioni della politica

Durissimo il Movimento 5 Stelle sul salvataggio del deputato. Vittoria Baldino, portavoce pentastellata alla Camera, twitta: “Sono e rimango una cittadina prestata alla politica e come tale provo disgusto ogni volta che li vedo esultare sguaiatamente quando si appropriano di privilegi a cui la gente comune non può accedere e che credono gli siano dovuti“.

Nessun riferimento alle defezioni in campo dem, che vengono però commentate da Claudio Borghi della Lega: “Maggioranza subito sotto il primo giorno. Il PD con voto segreto non segue il M5S nonostante avesse annunciato voto a favore per l’arresto del deputato Sozzani“.

A freddare gli animi sono i capigruppo della maggioranza che assicurano che questo voto non ha nessuna attinenza con la tenuta del governo. Ma i malumori per la battaglia sostanziale persa, portata da sempre avanti dal Movimento, potrebbero non placarsi. E lo spauracchio dei franchi tiratori sull’operato del governo rimane un problema che potrebbe ripresentarsi.

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2019 20:22