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Matteo Renzi: la stoccata a Conte non passa inosservata

Pubblicato: 22/09/2019 11:03

La prima settimana di vita di Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi nato dalla scissione con il Pd, si è conclusa. Il senatore, in una lunga intervista, ha spiegato quali sono gli obiettivi del nuovo schieramento. Ha anche chiarito il perché di questa separazione dal Partito Democratico. Non è mancata una stoccata passata (quasi) inosservata al premier Conte.

Gli obiettivi di Italia Viva

In una lunga intervista concessa a Il Messaggero, Matteo Renzi ha spiegato che, intanto “c’è da evitare l’aumento dell’Iva“, poi “da combattere l’evasione” e ancora “da investire sull’ambiente senza ideologie“. Il senatore ha lanciato un monito: “Parliamo di cose serie, nessuno viva di paure. Questa legislatura arriverà al 2023 e questo governo deve sfruttare la tranquillità dei mercati e dell’Europa“. Inoltre, la nuova delegazione si propone di aiutare il governo sulla Legge di Bilancio, a detta di Renzi “senza polemiche.

C’è anche un altro tema che sta a cuore a Italia Viva ed è quello del “Family Act“. A tal proposito, il senatore ha detto: “La nostra bandiera sarà il Family Act al quale sta lavorando la ministra Bonetti: partire dalla famiglia è la priorità“. E ha aggiunto: “Siamo in una crisi demografica pazzesca: doveroso aiutare i figli, i genitori, gli asili nido. Ma sinceramente spero che questa proposta diventi una proposta di tutto il Parlamento, persino dell’opposizione. Elena Bonetti sta lavorando bene, giudicatela sui fatti“.

Investire sull’ambiente

Un altro argomento molto caro al nuovo partito è quello dell’ambiente, a riguardo, Matteo Renzi ha detto: “Noi siamo per un grande piano di investimenti verdi sul modello di quello lanciato dalla Merkel e se possibile più ambizioso“. Il piano verrà presentato all’evento annuale voluto dal senatore: “Lo presenteremo alla Stazione Leopolda e sarà una nostra deputata esperta di economica circolare a presentarlo, Maria Chiara Gadda. Ma questo non significa che per essere verdi dobbiamo alzare le tasse agli agricoltori o ad altri: se lo facessimo faremmo un danno a chi cura il territorio come giustamente ha fatto notare la ministra Bellanova“. Ha aggiunto: “Dunque ci faremo sentire non con spirito polemico ma costruttivo. Per difendere l’ambiente dobbiamo coinvolgere gli agricoltori, non tassarli. È solo un esempio. Per il nostro Piano Verde servono i contatori digitali e le nuove tecnologie, non la politica dei no alle metropolitane e alle tramvie“.

Infine, alla Leopolda partirà il tesseramento per far parte di Italia Viva e Renzi ha lanciato una sfida effettiva: “Per ogni tessera pianteremo un albero. Un albero vero. Oggi la sfida per un ambiente sostenibile passa anche da piccoli gesti come quello. Seminiamo e piantiamo, con lo sguardo sul lungo periodo“.

La stoccata di Matteo Renzi al premier Conte

La scissione dal Pd ha provocato molto clamore, molti timori e non sembra aver convinto Conte. Il premier ha così commentato l’argomento: “Adesso mi stanno attribuendo rabbia. Nulla di tutto questo, ma sono stato chiaro. Gli ho detto che se mi avesse chiamato e avvertito prima, perché se assumi un’iniziativa del genere l’avevi già maturata da settimane, io anche in senso positivo avrei preteso che al tavolo per la formazione del governo l’interlocuzione avvenisse anche con il suo gruppo“. Matteo Riguardo la preoccupazione di Giuseppe Conte, Renzi ha detto: “Preoccupazione curiosa. Se non ci fossimo schierati noi questo governo non sarebbe mai nato e Conte oggi farebbe altro. Non chiediamo riconoscenza o riconoscimenti ma invitiamo tutti a lavorare“.

I motivi della scissione dal Pd

Sulle motivazioni che lo hanno spinto, insieme alla sua nuova formazione, ad allontanarsi dal Partito Democratico, Matteo Renzi è stato molto chiaro: “Mandato a casa Salvini e portato il Pd al governo, dovevamo fare chiarezza in casa nostra. Zingaretti ha scelto per le riforme un deputato che era contro il referendum e per il lavoro chi ha sempre attaccato il Jobs Act: una radicale discontinuità, come se si vergognasse delle nostre politiche“.

E ancora, ha aggiunto: “Prima delle singole scelte c’è un dato di fatto: sette anni di litigi, discussioni, fuoco amico hanno stancato tutti, per primi gli italiani. Come nelle coppie che le hanno provate tutte a un certo punto è meglio dividersi che continuare a litigare“. Renzi ha concluso dicendo: “Noi avremo sempre rispetto per il Pd: anziché celebrare una finta unità, prendiamo semplicemente un’altra strada. Lasciamo la comodità e scegliamo la libertà. Lasciamo le correnti e scegliamo la chiarezza. Lasciamo le polemiche e scegliamo il coraggio“.

Immagine in evidenza: Matteo Renzi. Fonte: Matteo Renzi/Facebook

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2019 15:16