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Conte ad Atreju tra i fischi: la stoccata a Salvini e il programma di governo

Pubblicato: 21/09/2019 17:29

Il presidente Giuseppe Conte è ospite della festa giovanile di Fratelli d’Italia, dove è stato intervistato da Bruno Vespa. Il premier ha avuto un’accoglienza piuttosto fredda dal pubblico e non sono mancati i fischi. Conte ha esposto alcuni punti del programma che ha intenzione di portare avanti con il governo M5S-PD (e LeU e Italia Viva) tra cui la tassazione di merendine e bibite gassate. Impegni anche sul fronte dell’ambiente e dell’immigrazione, con cui si progettano azioni a livello europeo.

Conte su Salvini isolato in Europa: “Chiedete a Orban”

Il premier non fa sconti all’ex alleato Matteo Salvini. Parlando dei suoi incontri con gli altri capi di Stato europei, racconta di quanto successo durante le elezioni di maggio: “La Lega si stava predisponendo a una campagna molto ‘anti’, e il rischio dell’isolamento era evidente. Oggi pomeriggio viene Orban, chiedete a lui perché non ha seguito Salvini“, è la stoccata. “La Lega si è ritrovata completamente isolata perché con Alternative für Deutschland ed altre forze sono ancora più a destra dei cosiddetti governi di Visegrád“, continua, “L’Italia dai Paesi di Visegrád raramente è stata supportata“.

Il tasto dolente è proprio l’immigrazione su cui, spiega Conte, “ho visto grandi aperture, non dai Paesi di Visegrád, perché loro interpretano le loro posizioni con una deriva nazionalistica molto chiusa. C’è modo e modo per interpretare l’interesse nazionale. Quello è un modo isolazionista“. E sulla nuova alleanza con il PD e derivati: “Di fronte a un progetto concreto ho accettato questa sfida“.

La spaccatura di Renzi

Sull’ultima scissione di Matteo Renzi, che porta con sé un numero consistente di senatori e deputati necessari per reggere la maggioranza, Conte dichiara: “Faccio uno scoop. Io Renzi non l’ho mai sentito prima che fossi indicato, né durante la formazione del governo perché mi sono relazionato con il segretario del partito“.

La notizia al presidente del Consiglio è arrivata con una telefonata la sera prima che uscisse l’annuncio pubblico: “Adesso mi stanno attribuendo rabbia. Nulla di tutto questo, ma sono stato chiaro. Gli ho detto che se mi avesse chiamato e avvertito prima, perché se assumi un’iniziativa del genere l’avevi già maturata da settimane, io anche in senso positivo avrei preteso che al tavolo per la formazione del governo l’interlocuzione avvenisse anche con il suo gruppo. Davanti gli italiani avrei cercato di esaurire questo aspetto“.

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Le riforme e i conti

Per Conte la priorità è il contenimento dell’Iva, “il vero ostacolo” da 23 miliardi. Anticipa che a causa di questa spada di Damocle “potremmo solo dare dei primi assaggi di quella che è la proposta politica: asili nido gratis per le famiglie con redditi medi e bassi; una significativa attenzione alla ricerca, cioè un maggior coordinamento tra università e centri di ricerca“. Il progetto è creare un’agenzia apposita per favorire lo scambio nel mondo della ricerca: “Dobbiamo cercare di essere strategici in una sfida globale“.

Altro punto è rendere più trasparenti i pagamenti, continuando con la digitalizzazione e incentivando l’uso delle carte: “Dai flussi di cassa stiamo vedendo che in questo 2019 ottimi risultati stiamo avendo dalla digitalizzazione dei pagamenti, quella è una strada importante. Non penalizzando chi utilizza il contante, ma incentivando chi utilizza le carte di credito. E grande lotta ai grandi evasori“. Di fronte ai dubbi espressi dagli astanti, Conte specifica: “Se riusciamo a contrastare questo fenomeno paghiamo tutti meno“.

Tassare merendine e bevande gassate. E l’incognita verde

Rispetto alla proposta del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, Conte appare possibilista. L’idea è di tassare bevande gassate e merendine, oltre ai voli aerei: “Mi pare praticabile“. Poi sul Green New Deal del ministro Sergio Costa, su cui ci sono difficoltà nel trovare le coperture: “Costa ha proposto un intervento normativo molto corposo e come qualsiasi proposta è stato portato in pre-Consiglio. A quel punto tutti abbiamo potuto conoscerlo meglio e necessita di vari approfondimenti“.

Il premier ricorda gli impegni presi sull’ambiente dall’Italia e chiede che l’Europa abbia un ruolo di leadership. “Perché dobbiamo aspettare che dei ragazzi ci dicano a noi, che abbiamo tutte le possibilità di capire cosa sta accadendo, cosa dobbiamo fare? Perché dobbiamo rimanere distratti dal fatto che la foresta Amazzonica sta bruciando e se brucia quel polmone verde, nonostante la distanza staremmo ancor più sudando?“, continua. Il presidente ha ribadito il suo impegno contro le trivellazioni, “quello è il passato“, e rilancia una legge che dirà “no a nuove concessioni“. L’obiettivo è agevolare la transizione verde, con progetti pilota come quello per ricavare energia dal moto ondoso a Ravenna: “Chiederò un patto con tutto il mondo industriale e produttivo. Non posso dire introduco un’incentivo, una tassa senza avvertire e senza programmare in futuro. Devo poter orientare il sistema produttivo, ma non posso introdurre dall’oggi al domani incentivi e disincentivi senza programmare“.

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2019 18:41