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Individuati gli aggressori dell’autista Atac: “Ho paura. Per loro era un gioco”

Pubblicato: 22/09/2019 16:57

Gli investigatori hanno identificato tutti e 8 gli autori del brutale pestaggio di un autista 52enne a Roma lo scorso venerdì notte. I membri della baby gang sono giovanissimi e tutti italiani. Per il 17enne romano che ha sferrato un pugno in pieno volto che ha rotto il setto nasale del conducente Lucio Iannucci è arrivata anche una doppia denuncia. Il minorenne è accusato di lesioni aggravate e di interruzione di servizio pubblico. L’Atac, nel mentre, dopo questa ennesima aggressione promette di prendere dei provvedimenti concreti per proteggere i suoi dipendenti.

La tentata fuga della baby gang

La polizia ha dunque individuato tutti i membri della baby gang che venerdì notte, intorno alle 23.30, ha pestato il conducente dell’autobus. 7 ragazzi e una ragazza, tutti italiani e coetanei. Dopo l’aggressione sono fuggiti, 4 in taxi e 4 a piedi. Gli agenti della Polizia sono giunti sul luogo dell’accaduto intorno a mezzanotte e hanno raccolto le testimonianze dei pochi presenti al pestaggio. Un altro passeggero dell’autobus ha chiamato infatti il 118 e le forze dell’ordine subito dopo la fuga degli 8 giovani aggressori. Da via Boccea, dove è avvenuto il pestaggio, gli agenti son partiti alla ricerca dei colpevoli nella zona di Trastevere e Campo de’ Fiori. Gli 8 bulli hanno cercato di dileguarsi approfittando della movida del weekend, ma senza successo. Nel giro di una mezz’ora i poliziotti li hanno intercettati sul Lungotevere dei Tebaldi.

Atac promette provvedimenti per la sicurezza dei suoi lavoratori

Secondo le ricostruzioni, il 17enne romano che ha fratturato il setto nasale del 52enne Iannucci è lo stesso che ha azionato la leva di emergenza da cui è nato il contenzioso. La posizione degli altri 7 coetanei è invece al vaglio degli inquirenti. Stando a quanto scrive il Messaggero, sono già più di 200 le aggressioni registrate dall’inizio dell’anno all’interno dei mezzi Atac. 63 di queste a danni degli autisti. L’azienda di trasporti ha perciò deciso di prendere seri provvedimenti in merito. L’Atac promette dunque, prosegue il Messaggero, di prendere ogni misura a tutela dei propri lavoratori e di collaborare con le istituzioni di sicurezza. Oltre ciò, l’azienda si pone come obiettivo l’introduzione di vigilantes armati a bordo dei mezzi per far fronte all’emergenza sicurezza sui suoi autobus.

La testimonianza della vittima

Lucio Iannucci, la vittima dell’aggressione all’interno dell’autobus della linea 46, ha rilasciato un’intervista a Repubblica. Dopo aver trascorso una notte in ospedale, è tornato a casa. Ma i mali fisici e psicologici rimangono. Non ho mai visto tanta violenza e ora tutto quello che mi rimane, insieme al dolore per le botte, è la paura di tornare a lavoro, confessa l’autista picchiato. Che poi racconta di come l’abbiano colpito alla testa, da dietro, e una volta a terra più di uno l’abbia preso a calci e pugni. Ma son le parole successive le più agghiaccianti. Quei ragazzi erano delle belve. Non hanno paura di nulla. Se avessero avuto un coltello, lo avrebbero usato. Per loro era un gioco, una sfida, un divertimento”.