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Capri, casa di riposo lager: botte e minacce agli anziani, arrestata una dipendente

Pubblicato: 24/09/2019 09:56

Botte e minacce di morte continue ai danni degli anziani di una casa di riposo di Capri: è questa l’accusa mossa a una dipendente che è finita agli arresti domiciliari al culmine di una lunga attività investigativa sulle condotte interne alla struttura. Teatro dei fatti l’ospizio ‘San Giuseppe’, dove gli inquirenti hanno avviato una serie di accertamenti sul caso di due donne, entrambe vittime di reiterate azioni violente a partire dal gennaio scorso.

Schiaffi e minacce di morte agli anziani

Alla luce della condotta attribuita a una dipendente della casa di riposo San Giuseppe di Capri, secondo le indagini, il clima era di vero terrore. La donna, di origini ucraine, è destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare che l’ha vista finire ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti.

Avrebbe messo in atto una serie di violenze ai danni di due anziane ospiti della struttura, e il suo arresto è arrivato al culmine di una intensa attività d’indagine portata avanti dal locale commissariato e coordinata dalla Procura di Napoli.

Secondo gli inquirenti, l’indagata avrebbe agito per mesi con percosse, minacce di morte e negligenza. Avrebbe trascurato le necessità delle vittime trascinandole in una spirale di paura e sottomissione.

L’accusa: mesi di violenze

L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, è arrivata il 18 settembre scorso. Secondo l’accusa, la donna arrestata avrebbe agito per mesi, precisamente dal gennaio 2019, orientando la sua furia su due anziane.

Le indagini, portate avanti per lungo tempo e con il supporto di telecamere nascoste nella struttura, avrebbero messo in luce l’entità dell’orrore.

Violenze psicologiche e fisiche sarebbero state una costante, ma nel fuoco investigativo sarebbe finita anche un’altra dipendente. Si tratterebbe di una donna italiana che svolgeva il turno notturno in alternanza con l’indagata, e la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti.

Non è esclusa la presenza di precedenti ai danni di altri anziani, casi ancora da scoprire e che potrebbero allargare l’orizzonte delle indagini.